sabato 29 settembre 2012

[Tokyo Jungle] Questa giungla mi distrugge

Si dice sempre che i videogiochi dovrebbero trovare più spesso qualche modalità di espressione e interazione che non preveda la facile e collaudata soluzione di sparare a tutto quello che si muove nei panni di un soldato; Tokyo Jungle è tra quelli che si pongono il problema. 

D'altronde, come spiegava l'agente Smith al signor Anderson, è lo scopo che ci motiva, che ci guida, che ci spinge; lo scopo dell'essere vivente è continuare a vivere e perpetrare la specie, ma siccome per farci sopra un videogioco magari non basta, ecco che gli animali della giungla urbana oltre a limitarsi a tenere salva la pelle possono (ma in realtà devono, altrimenti è il giocatore a morire di noia) complicarsi la vita svolgendo dei compiti precisi entro certi limiti d'età tradotti in tempo di gioco.
Per esempio, ingurgitare tot calorie anche se magari non hanno tanta fame, andare in un certo posto anche se in quel momento non ne hanno particolare esigenza, riprodursi più volte anche se il partner più pulito c'ha la rogna e andare a rompere le preziose gonadi ad altri boss-animali per sbloccarli nella schermata di selezione iniziale.

Raggiungere uno scopo acquista mordente (è il caso di dirlo) in funzione di vincoli interessanti; ecco che le condizioni di gioco variano in maniera casuale di (di)partita in (di)partita; cambiano l'ordine con cui sono assortiti gli incarichi, i bonus, le condizioni metereologiche, la posizione e tipologia di risorse e nemici nella mappa cittadina. 

Quel che ne risulta è un'imprevedibilità sulla carta stimolante e perfettamente calzante con una simulazione di sopravvivenza animale, nei fatti il più delle volte controproducente rispetto a quell'altro nobilissimo scopo che è il mero divertimento; certe combinazioni rendono praticamente impossibile il successo, come quando una nube tossica corrompe tutto il cibo del quartiere più florido nel momento cruciale o il povero maialino girando l'angolo allerta un intero branco di lupi - l'impotenza è di norma una condizione da scongiurare entro una struttura ludica che voglia dirsi appagante. Altre combinazioni, più fortunate, consentono di velocizzare agevolmente lo svolgimento degli incarichi correnti, con l'effetto collaterale della nullafacenza, tanto rischiosa quanto comunque noiosetta, nell'attesa che il timer arrivi a sbloccare un nuovo set di consegne.
Mentre si gira a vuoto, è facile realizzare che tanti piccoli scopi arbitrari non bastano a nascondere la mancanza di un senso complessivo di reale progressione.

Frustrazioni e inconsistenze della formula potrebbero anche sfumare in caratteri fascinosi, se giocabilità ed estetica offrissero un motivo di distrazione. 
Il sistema di combattimento è abbastanza approssimativo da spingere a evitare sistematicamente gli scontri frontali, almeno finchè non si potrà aggirarne i limiti ai comandi di un predatore imponente; le semplici dinamiche stealth, che cozzano con la fretta imposta dalle continue scadenze da rispettare, risultano parzialmente compromesse dalla limitatezza della visuale (difficile nascondersi a qualcosa che non si riesce nemmeno ad avvistare), con la protezione delle macchie d'erba a fungere da extrema ratio per erbivori veloci in fuga.
La modellazione ed animazione degli animali, che gode di quella pulita semplificazione funzionale per cui si distinguono gli artisti giapponesi, non è abbastanza elaborata e d'impatto da costituire una grossa attrattiva di per sé, per quanto l'idea di spaziare dal pulcino al coccodrillo sia affascinante.

Tokyo Jungle è proprio una banale bella metafora della vita. Tempo in parte gettato alle ortiche ed in parte dedicato all'illusione che abbia un senso rincorrere una serie di traguardi intermedi convenzionalmente costituiti; le diverse combinazioni di geni e di fatalità rendono le cose a volte facili per qualcuno e a volte impossibili per altri, ma poi finisce sempre nello stesso modo.

11 commenti:

  1. Quanta cinica filosofia e quanta verità nel finale, a prescindere dall'essere d'accordo sulla sua presenza nel gioco xD
    Come ha detto Vic, 4GB sono tanti però la curiosità è altrettanta, lo spazio e il tempo per tirarlo giù devo trovarlo. Così a pelle ho l'impressione di averlo inquadrato: in sostanza, è rimasto vittima del suo stesso concept, quella "selezione naturale" che anche nei videogiochi punisce chi non è adatto materialmente alla causa piuttosto che una salvezza basata sull'essere buoni dentro. Bon si vedrà, appena tocco, sento e riporto.

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  2. esattamente, l'analisi di Peter è ottima ed effettivamente ho riscontrato anch'io i medesimi difetti, anche se forse in misura minore per il meno tempo a disposizione che ho avuto per giocare.

    per adesso risparmio i commenti perchè ho giocato solo con il volpino e solo per poco tempo, nei prossimi giorni vedrò di portarlo un po' avanti.

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  3. Confermo quanto detto dal Vic a suo tempo, l'analisi di Peter è da applausi, centra il punto. Le forzature per rendere "giocabile" la sopravvivenza, finiscono per impedirla, anche fosse per il solo fatto che smettiamo di provarci.

    Non so se con animali di diverso genere, tra sbloccabili normalmente o acquistabili nello store, le cose cambino. So che con gli animali iniziali (alcuni concessi agli utenti PLUS come i volpini di diverso colore e il gran gatto) è un tormento stare appresso alla fame, troppo pressante, basta un errore e si butta via tutto il lavoro fatto fino a quel momento, soprattutto come accennato nel post, per colpe che non si hanno, per problemi che non si sarebbero potuti risolvere con l'ingegno, ma solo non avendo la sfortuna (casualità) d'incontrarli. Quanto provato finora è il sistema di sopravvivenza come non l'avresti voluto, forse perché molto "reale" in termini di noia e sbattimento per metterla in atto, forse perché non è divertente di suo o si tratta di un prodotto sviluppato male.

    Sinceramente l'idea di base a me piace e avrei voluto spenderci del tempo se tutto fosse stato offerto al di fuori della frenesia di una folle corsa, dove in appena 30 secondi dall'ultima preda si è nuovamente a un passo dalla morte per fame. Penso di provarci ancora un po', ma in linea di massima è uno di quei giochi che finirà nello scaffale a prender polvere (virtuale perché è in DD).

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  4. animali e statistiche
    Gli animali in vendita nel PSN (50 cent o via Pack), "statisticamente" sono versioni immediatamente disponibili di controparti da sbloccare. Li ho utilizzati per riportare qualche esempio statistico (per via della descrizione numerica e non grafica dei parametri), per avere un'idea generale della bestia che si tenta di far sopravvivere (link bestie a pagamento).

    - la bestia (tutte, fino in fondo, intese tra quelle a pagamento) con più vita è la Giraffa e il Cane Robot (che condividono gli stessi parametri), 600 in confronto a quel 50 degli animali di piccola taglia, 150 della tigre, 200 circa dell'elefante, uomo primitivo, panda.

    - la bestia con più attacco è il coccodrillo 190; circa 140 tigre e panda, 120 uomo primitivo ed elefante. In confronto allo standard degli altri animali che si attesta sui 50/90.

    - Bestie con più difesa sono la tigre dai denti a sciabola e il coccodrillo circa 90 in confronto alla media di 50 e 80 del panda (che fino a questo punto sembra la bastia con parametri medio alti più regolari).

    - La velocità di movimento è simile per tutte (sui 250 o poco meno), a parte il "velo- ma vah?-raptor" da sbloccare, fuori parametro anche se non ricordo di quanto.

    - La resistenza, sinceramente non ho capito su cosa influisca; presumo sia la classica stamina che limita il numero di colpi in attacco, ma devo cercare conferme. L'animale più dotato è la giraffa e il robot 300, elefante 100, il resto dello zoo si attesta sui 30/50

    - Infine c'è la Fame, la dannata Fame. Per logica un numero elevato significa un tempo maggiore prima che la barra, calando sistematicamente, termini innescando la morte. Però, per altrettanta logica, più è elevata, maggiori saranno le risorse che richiede per essere rimpinzata. Non so, è il parametro peggiore, quello offerto in modo così maldestro che può far smettere di giocare in brevissimo tempo. L'animale "più dotato" di fame (di barra che cala) è la Giraffa e il Cane Robot entrambi 60 su una media di 30/40 degli altri (che a questo punto sono gli animali mediamente più dotati, anche se uno è erbivoro e l'altro… err di metallo?), mentre quello con la barra più piccina è la Tigre dai denti a sciabola appena 10 (cioè tipo che dovrebbe mangiare ogni 7 secondi reali?).

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  5. Sbaglio qualcosa nell'avvio o il multiplayer è solo locale? In effetti sarebbe stato imbarazzante accoppiarsi con qualcuno random del web considerando che c'è proprio la scenetta della gretta cavalcata. Certo che anche con persone che conosci :asd: (a meno che sia il partner e ci si metta ad allevare prole in veste ora di volpini, felini, caprini, giraffini :sisi:)

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    1. Sì, cooperativa solo locale.
      Il velociraptor l'avrei voluto provare, purtroppo la voglia si è estinta mooooolto prima di sbloccare l'animale estinto :nono:

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  6. Passare due ore ad accumulare otto trofei a caso in modo da spingere fuori dalla gamertag sonara l'icona dei due cani che si accoppiano / trofeo bronzo "accoppiati per la prima volta".
    Tratto dalla vita del triste accumulatore di trofei che pensa sempre che ci sia qualcuno che guardi i suoi risultati e possa accorgersi di tale scempio della "iconologia" moderna.
    (ah... e poi, naturalmente, raccontarlo pubblicamente con tanto di foto dell'icona, mandando a meretrici, a prescindere, il tentativo di nascondere l'imbarazzante bruttura che lo colpì nel profondo :asd:)

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  7. C'ho buttato un euro e mezzo prendendo il pacco bestie numero 3 (tigre denti a sciabola, cane robot, uomo tavernicolo).

    Ho fatto qualche tentativo con la tigre, al terzo sono arrivato a 84 anni (su cento che me ne servivano). Come previsto, deve mangiare in continuazione, frenesia costante. Essendo grossa ha la possibilità di mordere e trasportare prede grassocce in modo da consumarle al limite della barra fame. Problema di questo sistema è la tossicità che le prede unservibili, insomma è una sfida continua contro un sistema che non si può battere basato sul tempo altrettanto inarrestabile. Come la vita vera, ok, ma la console si avvia per giocare e divertirsi non per fare della filosofia spiccia o per imparare quanto può essere crudele la vita :nono:

    Oltre a consumare mille milioni di calorie, la sua mole non le permette d'infilarsi nei pertugi, quindi non accedere alle fogne, vagoni del treno, etc, restando costantemente sotto la pioggia acida.

    Con questo modello di tigre, grande quanto un cavallo, si riescono ad uccidere quasi tutte le prede se prese singolarmente, mentre in branco danno qualche problema, ad esempio i leoni e i velociraptor perché non si riescono a seminare.
    Diciamo che si possono battere tutti quindi è una buona bestia per fare i bulli, ma la combinazione di fattori negativi come il momento improvviso di tossicità, esigenza immediata d'ingurgitare cibo e carenza di item curativi, finiscono per accopparti ugualmente.

    Quando s'accoppia con una compagna tigre alfa, la nuova generazione guadagna qualche punto parametro, soprattutto aumentano di numero i componenti, quindi se la preda principale muore, può essere sostituita da una delle altre due che la seguono nel suo peregrinare.
    In sostanza si ottengono tre vite; il punto è che quando muori con l'elemento principale è perché in quella parte di territorio c'è un grosso problema. In genere i "tre crediti" ti permettono di salvare la situazione se si tratta di una situazione salvabile anche con l'elemento principale.

    Da quel che ho notato nel paio d'ore che servono per superare i cinquanta anni, è tutta una questione di giostrarsi tra presenza di cibo, accoppiamenti, spostamenti. Cioè, alla fine diventa una sorta di puzzle dove aspettare il momento giusto per fare la mossa successiva, solo una questione di calcolare i tempi, come avere una barra d'ossigeno da alimentare; cosa serva per farlo, alla lunga diventa irrilevante. Ad esempio, anche quando sei pronto a far scattare l'accoppiamento, aspetti fin quando sta per crepare prima di avviarlo in modo da guadagnare qualche minuto/ anno di vita; si "smette di simulare" trasformando i progressi di vita in un sistema meccanico.

    In ogni caso, in queste partite sto trovando alti e bassi. Lo stimolo per mettersi alla prova è presente come la speranza che tiene in piedi i tentativi. Però come capitato oggi, quando crepi dopo due ore e mezzo per una casualità (due velociraptor usciti dal nulla), ti mette proprio di cattivo umore. Non c'è quella sensazione di "rivalsa" alla Dark Souls, perché in questo caso perdi realmente tutto (mi sembra restino i consumabili, non credo rimangano anche le statistiche guadagnate, non so, dal grafico sembra di no).
    In brevissimo, se siete incazzati in seguito a una giornata poco felice, questo gioco più che distrarvi, peggiorerà le cose :asd:
    Resta un esperimento curioso, qualcosa da scoprire e analizzare. Peccato non abbiano inserito anche il divertimento inteso come una roba di felicità pad in mano :sisi:

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  8. P.S.
    - Le caratteristiche guadagnate restano presenti all'avvio della partita successiva. Utilizzando sempre la stessa razza, diventa più forte, pian piano (letteralmente). Compare un numero blu con una "G, di generazione" di fianco all'animale che avviate; non l'avevo capito perché la prima volta che l'ho visto l'avevo interpretato come l'abbreviazione di "giocatore 1" in un contesto cooperativo casalingo.

    - Ogni anno di gioco, corrisponde a circa un minuto reale.

    - Il cane robot (ERC-X) è quasi un elemento "cheat". Come si nota in questo video spoileroso, la barra della fame è lunghissima; dopo la barra "10" della tigre è quel suo calare lenterrrimo, da l'impressione di avere energia infinita. Anche a livello di difesa, incassa gran colpi.
    Non può accoppiarsi restando elemento unico; il territorio si marca per poter salvare (mettere in pausa) la partita. Paga la stazza di alcuni animali che la tigre riusciva a eliminare agevolmente (si tratta pur sempre di un cagnolino).
    Se volete esplorare quel territorio che non riuscivate ad attraversare con altri animali, se volete una versione del gioco "molto easy" in confronto al resto, è la bestia che fa per voi. Nel contesto ci sta, l'estremo opposto alla partita hardcore.
    L'unica pecca sarebbero i 50cent per ottenerlo (o 1,50 euro nel pack) giusto perché mi lamentavo dei DLC "furbi" che si dovrebbe evitare di assecondare. Però, a livello morale e matematico, essendo in sconto in questi giorni(10 euro invece di 13), si possono acquistare due pack bestie ritenendoli parte del gioco. Comunque è una bella bestia, mettetela nel conto delle giocate che possono andare dal molto hardcore del pulcino a quelle molto rilassate del bau robot come in questo caso.

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  9. Sono arrivato nuovamente vicino agli ottanta anni, a quel punto sono comparsi mostri proprio vicino alla tana; in punto di morte ho giocato la carta "spegni con violenza la console", ma non ha funzionato.
    Sono ripartito; gli ultimi venti anni, questa volta li ho passati tutti sottoterra cercando di sottrarre le prede a bestie molto più forti. 109 anni, missione compiuta.
    Ho mancato molte sfide proposte; sono casuali, la vedo dura ottenere il trofeo del 100% in un solo turno.

    Come in altri giochi, ci sono gli eventi temporali. Fino al dieci luglio chi tenta il viaggio con un cervice ha un punteggio maggiore.

    A proposito di punti, ero ventiquattresimo in classifica quando ho finito la run... in quella giornaliera... alle tre del mattino lol

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  10. Gli erbivori offrono un'esperienza di gioco diversa. Divertente se non fosse per l'ancor più presente morte istantanea che non ha senso. Al limite avrebbero potuto inserirla in una modalità separata, lasciando alle persone sane di mente almeno un credito, una via di fuga, la possibilità di non rendere totalmente inutili le ore spese fino all'evento besticida casuale.

    C'é una sezione chiamata storia. Di fatto é un tutorial suddiviso in capitoli. Apparentemente offrire un tutorial a vicenda inoltrata,sembra l'ennessima scelta stramba degli sviluppatori. Però, forse, considerando quanto sono ammorbanti e spesso poco efficaci le spiegazioni premature, avere una sorta di ripasso e/o conferma delle nozioni acquisite, non è malissimo.

    Gioco giocato, ho fatto due giri con Bambi, un buon erbivoro da gestire. E ho tentato un paio di prove col Pulcino super hardcore. 19 anni e cinque sfide concluse. Come il cane robot, ovviamente, non si riproduce. Credo che 'tecnicamente' non possa superare i trenta per problemi di vecchietà :sisi:

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