Premessa fatta altre volte che ci sta sempre bene: discutere di come gli altri parlino (male) dei videogiochi mi crea sempre qualche problema. In generale è come presenziare una conferenza sulla sana alimentazione e ritrovarsi gli occhi dei tre astanti sul tuo ventre prominente. Però le cose vanno dette che poi non le dici e sganci bombe cretine in altri campi più seri e non è bello (i "divorzi" costano e il lavoro latita). Segue lagna in generale.
Sul catorcio PC male-assemblato che mi ritrovo ho montato una (pessima) scheda video trovata in cantina che finalmente mi ha permesso visionare qualche videorecensione con serenità e soprattutto per intero non a spizzichi - bestemmie - e bocconi come fatto finora. Ecco, non l'avessi mai fatto.
In particolare prendo come esempio quelle italiane su Prototype 2 (cercate quelle dei portali che fan veci delle riviste che furono; i nomi li conoscete) . Non metto in dubbio l'impegno, la professionalità generale (tradotto: l'esattezza delle informazioni riportate e la capacità degli speaker in quanto tali) e il fatto che siano gratis per gli utenti e rompere le balle per le cose che non paghi fa sempre un po' specie. Ma il modo e l'utilizzo nel campo videoludico, quello sì che stride. Prima di tutto sono identiche tra loro, sembrano dei comunicati stampa che riportano le stesse caratteristiche tecniche del gioco, descrizioni delle stesse robe che si vedono su schermo e che a ben vedere, proprio per via dello strumento adottato, diventano ridondanti. E poi il tono, su tutto il tono. Voce impostata fuoriluogo al punto che sono sicuro che un giorno saranno canzonate come fanno oggi con gli interventi dei DJ radiofonici anni ottanta. Troppo distaccato, troppo "sto leggendo senza sapere di cosa parlo o anche lo sapessi in questo momento sono concentrato sulla dizione e il ritmo". Un avere la testa altrove che disturba in maniera devastante, un po' come quando l'intervistatore televisivo sbircia gli appunti facendosi i fatti suoi mentre l'intervistato sta rispondendo. Un approccio che distrae per osmosi, una sorta di Uncanny Valley audio. Caricatura, scimmiottamento, chiamatelo come volete, di altri servizi in altri
contesti che si mostra poco adatto alle questioni videoludiche o comunque a ciò che si pensa sia giusto riportare, insomma agli argomenti trattati.
La soluzione non sarebbe neanche lontana, infatti basterebbe metter giù le cose a mo di conversazione vera-vera in tutto e per tutto perché di questo si tratta "parlando" di videogheims. Cose che si sanno eh. I podcast amatoriali nel loro piccolo l'hanno capito da tempo. La lettura di un testo "facendo finta di conversare in diretta" è riconosciuto come un elemento di disturbo da evitare quanto la musica in sottofondo e la sabbia nelle mutande. È identica alla percezione ricevuta da un sistema opposto, ma ugualmente fastidioso, ricavato da quella porcata che va di moda in questo periodo negli spot di youtube; la "conversazione finta", l'utente prezzolato che vien fuori propinandoti con tono amichevole da vblogger quello che di fatto è un messaggio promozionale. Peccato che come il seno siliconato e il parrucchino, la natura tarocca sia evidente restituendo rigetto e "fastidio" invece d'interesse.
Siamo ancora all'inizio(?). Probabilmente com'è stato per i testi anche in questo caso servirà un (lungo) periodo di rodaggio per trovare quel pizzico di equilibrio tra esigenze (tempi ridotti, argomenti da proporre) e realizzazione. Un'identità propria e appropriata, perdinci! Certo che la mancanza di concorrenza non agevola un intervento in tal senso, anche perché l'eventuale "concorrenza" per uno strano fenomeno di clonazione si allinea a ciò che di "prestampato" trova. Com'è stato a suo tempo per gli articoli su carta. E il cerchio si chiude (riaprimolo!)
P.S. Segnalo un post in tema letto tempo fa, dove l'argomento è trattato in maniera migliore e più diretta con un confronto: blog Game's Princess.
Se non sbaglio, alcuni siti propongono esattamente il testo pubblicato nella pagina web della recensione; insomma, si tratta di montaggi video con la lettura del pezzo in sottofondo.
RispondiEliminaCosta tempo e fatica anche lavorare in questo modo 'semplicistico'; il settore d'altronde è ancora in fase pseudo-amatoriale.
Sì, credo che tutte si basino sul testo. Il passo avanti è stato assumere speaker professionisti, ma la cosa paradossalmente a me pare abbia l'effetto di creare una situazione ancor più surreale.
EliminaSono d'accordo anche sulla giustificazione. Più che una condanna è una constatazione e rammarico. C'è tempo come accennato nel post, anche se in realtà ne è già passato un bel po'. Aspetto la Videogiochi (rivista che fu) audio in grado di distinguersi.
Non conosco la situazione fuori dai portali nostrani. magari lì c'è un piglio diverso, qualcosa da cui si possono ricavare elementi per migliorare, soldi /sbattimento permettendo, come sempre.
Comunque, mai come di questi tempi, conta molto la forma; ho idea che anche la miglior critica approfonditamente argomentata, se enunciata col festival di vocali chiuse dell'inflessione sarda, verrebbe presa poco sul serio e perculata selvaggiamente xD
RispondiEliminaMagari proprio in dialetto stretto giusto per tirar su la pelle d'oca in tutta la sua altezza xD Mi sa tutte le inflessioni dialettali, però la nostra effettivamente è pessimerrima. Il problema è che vien fuori per quanto ci si sforzi, anzi più si perde in un certo senso più si "sente". Le belle pettorute sarde divenute famose sono testimonial perfetti dello scempio. In compenso la maggior parte delle volte che ho sentito un sardo esplicitare robe pubblicamente, ha sempre utilizzato un italiano corretto. Cacofonico ma assolutamente corretto a differenza di altre realtà regionali.
EliminaVero, a parte la "caricatura" che di solito ne risulta, il sardo oltre ad essere perfettamente scandito di norma è pure associato ad un buon italiano.
EliminaTeniamo alta la nostra bandiera, con tutti quelli che si portano appresso quella specie di romanesco 'modaiolo' pure dopo tutta la dizione studiata da attori, non vedo perchè farci dei problemi per le nostre belle vocali chiuse a sette mandate xD
Noto che nei commenti del blog linkato salta fuori anche il concetto un po' ingenuo di recensione 'oggettiva e distaccata'; la questione si risolve solo passando all'ottica del 'commento autorevole' come supporto al personale esercizio critico, che te lo dico a fare :D
RispondiEliminaIn effetti la questione su cosa-dire-come in una recensione è vecchia come il cucco digitale (qualsiasi cosa s'intenda con "cucco"). Ci sono stati due momenti in cui si sarebbe potuto cambiare rotta distaccandosi dagli schemi tracciati dai ragazzini garage della prima ora cartacea. Il primo è il passaggio da strumenti rigidi come le riviste a quelli molto più flessibili del web. Ma non è cambiato una mazza perché le anteprime sono ancora "preview" e le recensioni inseguono i classici stilemi che si basano perlopiù su due dei cinque principali organi di senso. La seconda, in discussione, le versioni potenziate via video. Anche qui inamovibili, come dicevano prima, soprattutto perché legate al classico testo da recensione; quindi descrizioni di cose che nonostante riesca a vedere con gli occhi devi anche sentire con le orecchie. Il tempo riservato a una ciancia video è breve (dieci minuti al massimo), forse sarebbe il caso di pensarla un attimo diversa, di saltare il superfluo, di suddividere gli argomenti in maniera più netta o al massimo accennare brevemente l'eventuale rilevazione tecnica lasciando prima all'occhio e poi ad un eventuale video dedicato le ciance che la riguardano.
EliminaSolo ipotesi e teoria è chiaro; non saprei esattamente come-dove intervenire, anche perché in caso contrario, bandiera alta sì, banDierra SciarDa bassa no, se avessi la soluzione l'avrei messa giù coi fatti xD
Ho guardato il primo link che mi viene fuori dall'elenco di youtube, ma mi sono fermato al "bigurr and beddhurrrr" xD Personalmente guardo quelle di Game Trailers per i giochi che mi interessano, tanto per far scappare quei cinque minuti di noia. Come e' gia' stato fatto notare, probabilmente si tratta "solo" di costi di produzione ed esperienza sul campo, e nel caso di GT che alla formula "video" ci ha creduto da anni la qualita' si vede - non tanto nelle recensioni che alla fine sono banalotte, ma nelle rubriche come Level o Pop Fiction. Poi loro ormai sono in pratica uno studio televisivo vero e proprio.
RispondiEliminaRiguardo alla lingue di Atlantide si sa che io sono particolarmente appassionato di tutto cio' che e' sardo (soprattutto le donne), e una mia carissima amica cagliaritana si trasferi' a Roma parecchi anni fa, rivedendola dopo tutto questo tempo ha sfoggiato una perfetta sintesi di sardo-romanesco che a questo punto sono convinto sia il futuro della lingua italiana.
lol Potrebbe esserci una spiegazione scientifica. Essendo geneticamente improntati sull'acquisizione orale per vari motivi tra cui doversi adattare per forza a tutte le invasioni che si sono succedute nei secoli dei secoli, ha costretto l'orecchio ad imparare l'arte della mimetizzazione immediata. Almeno fino a poco tempo fa c'era questa sorta di capacità di apprendere al volo le tonalità e di farle proprie. Molto dell'italiano è arrivato via tv (mi sto inventando le cose, però è un'ipotesi plausibile) quindi è stato appreso in modo corretto. Spostandosi in loco con la propria persona, l'acquisizione dell'atavico strumento riprende e nel caso si fanno proprie le tonalità altrui, con tutte le bizzarrie del caso. Per dire mia zia e cugini in allegato, in dieci anni in Lombardia hanno preso l'intonazione brianzola e l'hanno ancora a distanza di un decennio dal rientro. Significa che funge, ma è irreversibile.
EliminaLa virata verso la videorecensione sarda prende piede. Il mio piano malefico per spodestare i portali dal tubo viaGGia a piENNo reGGime. Peter armati di microfono che buttiamo giù testo da leGGere sopra le cose che si muovono xD
Ricordo di aver fatto un vago tentativo tempo fa e di aver realizzato che un testo di riferiemento è imprescindibile, specie se non si è abituati a parlare al microfono - ci si 'emoziona' anche in completa solitudine e le pause del tipo "eeeehm, hummm" si sprecano xD
EliminaTra l'altro non ho MAI ascoltato prima d'ora un podcast, quindi mi mancano del tutto i punti di riferimento su come ci si organizza per fare ste chiacchiere.
EliminaHai toccato nervo scoperto e mi sa involontariamente con due commenti mi hai smontato mezzo post xD
RispondiEliminaNella videorecensione si parla da soli, nei podcast di chiacchiere si ha un interlocutore, almeno nella maggior parte, quindi banalmente è una conversazione che può benissimo basarsi su un testo per i punti principali, però vien detta come mangi o anche mangiando, insomma come se parliamo / raccontiamo qualcosa a qualcuno di presente e interattivo. Farlo via testo, "leggergli" il tuo pensiero come puoi immaginare fa stranissimo.
I soliloqui sono in effetti difficili, sinceramente la questione non l'avevo considerata sotto questo aspetto. Devi simulare la presenza di qualcuno, ma se hai più di quattro anni credo che l'amico immaginario sia bello che cadavere putrefatto come la capacità di ricreare la presenza.
Resta in piedi la questione speaker professionisti che in teoria l saprebbero fare, però se basato su un testo dall'impronta cartacea è difficile ugualmente. Forse abbiamo trovato il nocciolo della questione. Contatto umano versus parlare da soli.
Ecco, magari leggere pedissequamente non ha gran senso, ma almeno bisognerà lavorare su una scaletta, sull'idea precisa di cosa si vuol dire e da quali punti si vuol passare.
EliminaAvere un interlocutore in carne ed ossa sicuramente aiuta tantissimo ad andare a braccio senza incantarsi\incartarsi.
comunque l'immagine che hai scelto e' epica
RispondiEliminaTrollface vintage xD
EliminaQualche videocommento esemplificativo
RispondiEliminaFable 3 preso con filosofia:
http://www.youtube.com/watch?v=dp2n-aWFTVk
Ninja Gaiden 3 hip-hop:
http://www.youtube.com/watch?v=CCn5UpTPVqI
Arte drammatica xD In ogni caso la genuinità nell'approccio, batte tre a zero la versione impostata. Mostrare emozioni e interesse per quello che si sta dicendo è uno dei punti del discorso sulla malriuscita di quelle attuali. Devi sentirle le cose che riporti parlando di videogiochi; siamo in zona "passione", le versioni asettiche forse stridono proprio per questo.
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