sabato 28 aprile 2012

[Note in Gioco] Dungeon Siege 3


Sviluppo: Obsidian Entertainment - Pubblicazione: Square Enix - Data di pubblicazione: giugno 2011 (altre info, pagina dedicata su Wikipedia).

SpazioPost dedicato al recupero di questa avventura sparamazza di ruolo fantasy 
Note in gioco aggiornate dopo ogni sessione; tutto nei commenti.

9 commenti:

  1. Prima sessione

    Un po' di contesto
    Visuale dall'alto con possibilità di piccolo zoom e quasi impercettibile aumento di visione dell'orizzonte, insomma siamo in piena zona visuale isometrica come video linkato sopra racconta. Ambiente fantasy composto da foreste e (come da titolo) sotterranei arzigogolati, dove sparamazzare tutto ciò che incontri, raccogliere denari e cianfrusaglie inseguendo il ritrovamento perfetto. Tutto ciò confezionato all'interno di una vicenda principale basata su un viaggio verso il mega-mostro- minaccia dell'universo e le sottotrame con i soliti compiti da cacciatore di taglie, cercatore d'oro, botanico.

    In gioco su PS3, primo capitolo della serie. Ci sono volute tre ore, una ripartenza con una classe differente e un abbassamento del livello di difficoltà per ingranare. Andiamo con ordine.

    Personaggi-o
    Ci sono classi di partenza stereotipate: guerriero scudo spada, mago, cacciatore con armi da fuoco, ibrido (date un'occhiata al video linkato per maggiori dettagli). Sono partito con un ibrido che cambia forma intervallando attacchi ravvicinati con lancia a magici dalla distanza. Il problema è stato che alla fine mi sono ritrovato ad utilizzare solo la seconda forma, perciò mi son detto che tanto valeva scegliere un mago puro.

    Come accennato si tratta di ruoli classici, quindi stregone vulnerabile che spara robe luccicose da lontano; il problema è il loro non essere "abbastanza classici", così capita che l'attacco principale si basi su una distanza preimpostata che tradotto in pratica significa non lavorare sulla strategia di posizionamento dettata dalla lettura del campo di battaglia, ma cercare la giusta distanza per fare arrivare il colpo. Considerando che i nemici sono abbastanza aggressivi, lo scontro si trasforma in una continua corsa all'indietro nel tentativo di staccare i nemici quei metri necessari per riuscire a colpirli, ma non andando troppo lontano perché a quel punto tornano nelle retrovie ripartendo in loop dopo la successiva invasione della loro area di competenza. Si può in parte risolvere piazzando trappole durante la fuga che rallentano il loro rientro o il primo attacco, fatto sta che si tratta di un sistema strategico, come dire, un po' strambo ad un primo impatto. L'attacco ravvicinato sarebbe presente, ma proprio per l'indole del mago fragile dentro, mi sembra decisamente poco funzionale.

    Livello di Difficoltà di partenza
    In realtà neanche tanta, nel senso che sbattendosi un po' si riesce ad averla vinta su tutto ciò che s'incontra. L'ho abbassata per il fattore "casuale" ossia quell'orda che sbuca all'improvviso, ti drena fino al midollo lasciandoti morto e senza più neanche uno degli ammennicoli raccolti fino a quel momento. L'ho abbassata più per un fattore rischio che per un'effettiva esigenza legata al superamento di un ostacolo insormontabile. Giocare a difficile è una pratica che semplicemente non vale la candela, almeno in questo primo passaggio.

    Primi problemi tecnici
    Due per ora
    - Telecamera che fa le bizze e considerando quanto riportato sopra sulla necessità di fughe movimentate e costanti, trovarsi ad ammirare uno strato di roccia carta-pestosa anziché i tizi che stanno minacciando la tua verginità, è assai fastidioso oltre che letale (altro motivo dell'abbassamento della difficoltà).
    -Un bug, il primo in una missione secondaria che non si è conclusa nonostante il compito portato a termine. Ripartendo (ma si può fare giusto all'inizio, quindi speriamo sia un caso isolato) si risolve.

    Prima impressione rapidissima
    Entrando nel meccanismo compulsivo del guadagno di metri, punti esperienza e ricerca di un armamentario sempre più alla moda, si prova abbastanza piacere da spingere a continuare. Ci vuole un po' a mettersi comodi e partire, ma una volta in cammino lo sbattimento del viaggio sembra starci. Si continua, chi leggerà, saprà (ma anche chi giocherà :sìsì:)

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  2. Seconda sessione

    Compagni di viaggio (a.k.a. soliti bot stronzi!)
    I compagni bot reclutabili aiutanti di babbo natale, s'incontrano durante il viaggio; in sostanza si tratta degli stessi avatar tra cui è possibile scegliere all'inizio, a parte ovviamente quello che indossiamo.

    Nel mio caso il secondo l'ho trovato nei panni di una strega cacciatrice di cinghiali, pettoruta, succinta, dagli occhi di ghiaccio e l'ombelico più bello del mondo.
    Come si può intuire dalla sua descrizione è la classica bot scorbutica che odio ritrovare nei videogiochi, bella nella "skin" quanto dannatamente stronza.

    Ora per non ripartire per l'ennesima volta con la lagna riguardo questo aspetto (ma non resito e lo farò comunque), mi limito a riportare l'ennesimo disappunto per il fatto che tuuuuttti i personaggi dei videogiochi che devono apparire in qualche modo forti ed emancipati, siano riprodotti in un solo ed unico modo, imprescindibile, ossia come dei dannati stronzi di cui sopra. Devono essere sgarbati, supponenti, prepotenti, arroganti e pure puzzoni e già solo questo basterebbe a provocare il diniego del caso, ma non basta.

    Infatti oltre a dover interagire con delle caccole dal carattere irascibile che definire fastidioso significa cedere all'eufemismo, bisogna anche farlo in modo accondiscendente, proni a novanta gradi o giù di lì perché a corredo dell'interazione con bot stronzi c'è sempre una barra gradimento che deve essere riempita a colpi di ruffianate, lodi immeritate e squallidi comportamenti simili. Perché la barra va riempita in caso contrario sti bot - per la maggior parte scimmiottamenti di controparti femminili realmente esistenti - non fanno manco il loro misero lavoro e alla prima occasione levano le tende. Allora, voglio referendum abrogativo e voto NO alla presenza di bot femmine finte stronze, ai loro capricci e comportamenti irritanti: non sono divertenti come non lo sono nella realtà: andate via dai miei mondi, via tipo vai via e non tornare!

    La storia
    Cercavo una battuttissima denigratrice per questa nota sulla narrazione di contorno, ma in realtà mi sono accorto che non la merita. Sì, ok, non racconta nessun eccitantissimo sogno bagnato (di fantasy) però Obsidian è sempre stata capace di elevarsi, pur se non di moltissimo, dalla banalità del genere proponendo sempre eventi un attimo migliori di quelle pseudo-minkiate scritte che di solito a un certo punto (subito) si smette di leggere /ascoltare andando a pigiare come dei forsennati sul tasto addetto allo skip.

    Testi decenti che parlano di una sorta di X-Men (e lo so, vedo X-Men dappertutto) medioevali, perseguitati a causa di una maldicenza messa in giro da una tizia che li accusa di essere gli assassini del re. I superstiti cercano di riunirsi per andare a trovare la responsabile di cui sopra e chiederle spiegazioni (almeno c'è chi punta in questa direzione conciliatrice tipo "sentii maaaa sei sicura sicura sicura che siamo stati noi a creparti il patrigno, non è che magari ti sbagli??? Dai *sorrisone coinciliante* che ti sbagli, ora vai in giro e ritira l'accusa e sticazzi per i treventimila morti che ha provocato questa calunnia, ti perdoniamo).
    Personalmente penso che appena la si troverà, si piallerà a dovere rendendola concime per britosauri e bon fine della vicenda.

    Detta meglio, c'è questa sorta di linea intermedia che divide l'accusa di essere un team di carogne e diventarlo proprio a causa di questo o dimostrare coi fatti il contrario; zona iniziale grigia che probabilmente con il proseguo della vicenda richiederà uno schieramento o da una parte o dall'altra, buoni o cattivi senza farla ancora più lunga.

    Domani altro giro, altre eventuali considerazioni.

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  3. io ho giocato a suo tempo il primo capitolo e a vedere il video postato mi sembra che tuttosommato Obsidian non abbia stravolto troppo la serie.

    forse recupererò il bundle con tutti e tre i capitoli su Steam una volta che andrà nuovamente in deal.

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    1. Sì la sua dose di sistema "old" l'ha tutto. Comunque l'abbiamo accennato altre volte mi pare, il fatto che ogni gioco nonostante il jolly del multipiattaforma ha una sua sede naturale e questo è gioco da PC; probabilmente in quel contesto si provano sensazioni migliori fosse anche per la possibilità di inclinare maggiormente quella dannata telecamera, almeno immagino che in quel caso sia possibile (zona visuale castrata su console, successa stessa cosa con Dragon Age dove mancava l'isometrica). Le conversioni oggi sono migliori di un tempo e anche i comandi sono implementati meglio, però quel cliccare sul mouse classico del genere, quel raccogliere l'impossibile in maniera compulsiva, non so, ho l'impressione che non sia reso benissimo su botolo sonaro.

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  4. Terza Sessione

    Tre cose (a caso) che finora mi sono piaciute
    - Quest secondarie situate nel circondario o di passaggio. Nessuna scarpinata in capo al mondo che distrae dalla vicenda principale, nessuna richiesta fuori dal contesto locale.

    - Quest principale. Decollata definitivamente e per ora divenuta principale spinta a proseguire. Voglio sapere che succede, stimolo che non capita spesso ultimamente (vedi boiata Final Fantasy docidici, tredici… e mezzo o trame degli sparacchini)

    - GPS sul pavimento che appare solo su richiesta attraverso una linea di bocce luminose. Ottimo. Già apprezzato altrove (Dead Space 2 e il recente recupero di Singularity) è un sistema che funziona alla grande. Niente bussole con frecce che indicano direzioni approssimative, niente icone con punto d'arrivo dove basta un dislivello perché smettano di fare il loro lavoro. E chi vuole affidarsi al proprio senso dell'orientamento può farlo senza orgoglio ferire.

    Tre cose (a caso) che non mi piacciono
    - Sistema di combattimento, confuso e in particolare per il mio personaggio (mago Reynard, o come si scrive) sempre più frustrante. L'esca-tank che in un primo momento mi sembrava un ottimo ripiego, è in realtà troppo casuale nel funzionamento. Dovrei tenerla sempre attiva, ma ciò crea due problemi non da poco. Il primo, è legato al suo essere bot scemo completamente fuori controllo che si getta nella mischia senza pause, a testa bassa da un gruppo di nemici all'atro attirando mezzo mondo omicida tutto assieme. La seconda è che per attivarla serve mana, ma per avere mana bisogna caricarla attaccando con il comando base; vien da se che se attacchi attiri i nemici che ti brasano la cotenna e una volta che hai a disposizione la quantità per richiamare la sagoma-tank, i giochi sono ormai fatti. Forse ho sbagliato personaggio o forse è un sistema caotico che via pad non si riesce a gestire a modo. Resta giocabile, però fastidio e sberle del soldato abbondano.

    - Sistema skill in un menù apparentemente semplice, ma confuso. Le descrizioni sono poco chiare e unite alla mancanza di chiarezza riguardo gli attributi, scegliere questa o quella, sia skill d'attacco che armature in grado di esaltarne le caratteristiche, lo sto trovando complicato. Domani sbircio guide online e vediamo se risolvo.

    - La mancanza d'interazione con i compagni di viaggio. Parla chiunque dal ciabattaio allo stalliere, dall'indiano nativo al bandito, ma i compagni no, niente interazione. Ogni tanto sbottano qualcosa che dimostra che stanno apprezzando il viaggio, ma finisce lì. Fanno tanto pet canino piuttosto che rappresentazioni umane. Peccato anche perché ripeto, i dialoghi sono tutt'altro che trascurati, non capisco perché non appiopparli a sti cosi che ci portiamo appresso per tutto il viaggio. Sarebbe bastato anche un solo ramo di dialoghi uguale per tutti anche perché ne possiamo mettere su solo uno per volta, in qualche modo ci potevano ingannare. Sempre meglio di niente.

    INGioco
    Il primo passo nel nuovo tratto di percorso sbloccato durante le nostre imprese altrove (di solito o è una frana tirata via a colpi di vanga mentre cazzeggiamo in giro o è un ponte inaccessibile riparato a tempi di record che in Itaglia ce lo sogniamo) è stato in una palude dove ho risolto un "piccolo" incidente diplomatico.

    Mi sono fermato nella prima grande città piena di signore con ombrellino e addetti all'ordine pubblico piuttosto bizzarri. Tutto molto bello se non fosse che servono dieci minuti per attraversarla tutta e altri dieci per tornare indietro a causa della camminata lentissima dei personaggi. Ecco, magari servirebbe un teletrasporto, magari si sbloccherà più avanti.

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  5. Quarta Sessione

    INGioco e primi sbadigli
    Due ore dentro una miniera, un labirinto monocromatico disegnato da un progettista poco avvezzo alle linee rette. Tanto camminare senza punti di riferimento con gli occhi posati costantemente sul GPS, spammando trappole e magia di scarsa qualità; affatto divertente. Anche la storia segna il passo; nessuno sviluppo interessante, nessun obiettivo nei pressi che in qualche modo tenga acceso l'interesse; insomma non succede 'na mazza ^^'

    Il registro segna circa otto ore e livello venti. Sinceramente mi sono sembrate molte di più e ciò non è positivo. Proverò a tralasciare gli incarichi secondari, cercando di capire se guadagna qualche punto in agilità o il vicolo cieco che porta all'abbandono è ormai irreversibile.

    Boss(?)
    Finora tanti mini e pochi maxi-nemici interessanti. Solo uno con la barra di energia che andava da un lato all'altro dello schermo e che si è rialzato dopo averla terminata proponendo una nuova forma d'astio. Non semplicissimo solo se si decide di conquistare il trofeo che chiede di abbatterlo "con una sola vita" senza ingozzarci di medicinali ricostituenti durante lo scontro.

    Per riuscirci ho dovuto usare caratteristiche ignorate fino a quel momento come la mega corazza di platino e l'esca. La prima, a differenza di altre applicazioni trovate in giochi simili, non presenta il malus legato al movimento, in compenso assorbe un numero inferiore di danni (mi è parso di capire uno di uno, qualcosa in più spendendoci sopra dei punti attributo). Riguardo l'esca, il suo utilizzo non mi è chiarissimo; di base genera una copia della copia finta di noi stessi nel gioco che incassa i colpi al posto del personaggio ufficiale, ma non sempre, presumo funga solo quando non si accorgono della sua attivazione.

    In ogni caso dopo un paio di tentativi l'ho tirato giù con tanto di sospiro trattenuto nell'attesa di veder sbloccate le coppette che non arrivavano, abbattimento del boss e quella extra del farlo senza integratori. Attimo di panico perché sparse per l'area c'erano delle bolle d'energia, il dubbio era quello di averne presa qualcuna involontariamente, invece era il solito ritardo della notifica sonara (proprio suspense ai massimi livelli eh xD).

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  6. Quinta, sesta sessione (finale)
    Dopo aver salvato qualcuno e ritrovato qualcun altro, trovato qualcosa e raccolto qualcos'altro, ho brasato la cotenna del boss finale. Superato a stento il mezzo abbiocco causato dalla parte centrale come denunciato nel precedente intervento, ciò che segue è sufficientemente "brillante" da mantenere dentro senza grandi sforzi; ciò non toglie che l'arrivo dei titoli di coda - dopo "appena" undici ore nette - li abbia accolti con grande sollievo.

    Citando (a braccio) Videogiochi (rivista) che citava a sua volta Chris Crawford (game designer), il videogiocatore e gioco sono come due persone che dialogano e se da una parte le potenzialità tecniche mettono in piazza un numero sempre maggiore di argomenti è anche vero che i vocaboli restano sempre gli stessi, quando non diminuiscono drasticamente. Qui siamo in zona conversazione con collega pendolare nella tratta serale lavoro-casa in quel della foresta incantata. Parole legate ad argomenti "sentiti" più e più volte, offerti come mero interludio, agevolato nell'acquisizione dal ritmico avanzare della carretta ferroviaria e, soprattutto, che s'interrompe giusto in tempo per scendere alla propria fermata.

    Detta in altro modo, non dovreste acquistare il biglietto apposta per affrontare una tratta di percorso videoludico insieme al signor Dungeon Siege Terzo e le sue chiacchiere, però se avete esaurito tutti gli altri giri turistici, se sentite nostalgia per il ciuf ciuf fantasy e relativa cadenza ritmica dell'ammazzamazza e ci capitate accanto, tra i vari intrattenitori di ruolo non è tra i peggiori.

    Le considerazioni su ciò che mi è arrivato durante la giocata, le ho messe tutte nei commenti sopra. Un resoconto finale che le riassuma evitando lo sciropparsi di quel muro di pensierini, avrebbe bisogno di almeno un altro passaggio con un personaggio dal mestiere differente, uno in co-op online e magari il recupero dei capitoli precedenti per avere un quadro più chiaro della situazione. Forse cederò a un passaggio in co-op, ma per il resto sono al capolinea; nel caso andate di sciroppata appunti o giocatelo direttamente, tanto come tempi d'acquisizione siamo lì :sìsì:

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  7. Co-op
    Provata una partita multiplayer. La telecamera è subordinata al host con tutti i problemi che ne conseguono; ci si può muovere solo all'interno dell'inquadratura prestabilita, perdendo spesso contatto visivo con il proprio personaggio. È stato un po' come vestire gli scomodi panni della dura vita da bot.
    Il giocare assieme in quel modo sembra divertente, peccato per i problemi di visuale, presenti nel single e accentuati nel multy, che rendono il tutto anche un po' frustrante. Ho pensato di avviare una partita proponendomi come host, ma nel menù non ho trovato l'opzione che lo permette o_o' Oggi controllo con più attenzione.

    Ultime dal single player
    Ricaricando un salvataggio precedente, ho risolto una quest secondaria che mi era sfuggita. Vorrei provare a rifinirlo per prendere il trofeo legato alle quest secondarie anche se scoprire il bug del trofeo mercante, ottenuto in gioco ma privo di notifica e coppetta relativa, ha minato l'entusiasmo.

    Per agevolare l'ottenimento del massimo livello e qualche ora ancora dentro, ci sarebbe un DLC. Un paio di settimane fa era offerto a prezzo scontato, ora si trova nuovamente a dieci euro; nel caso meglio aspettare il prossimo taglio di prezzo.

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  8. Co-op atto secondo
    Finito del tutto il single player prendendo trofei prendibili, ho riprovato online. Due ore e mezza assieme a uno statunitense, un giapponese e un altro statunitense. In pratica abbiamo coperto tutti i fusi orari, con me a fare da meridiano di Greenwich alle tre del mattino.

    Bon che dire, quando sei impegnato a dare il massimo nella collaborazione anziché sotto abbiocco offerto dall'avanzare meccanico in solitario, le cose si fanno molto interessanti e piacevoli. La telecamera resta pessima, non ti ci abitui mai, però la sopporti perché senti che vale la pena. Forse il piacere ricavato è stato esaltato dal fatto che in questo periodo cerco spasmodicamente un'esperienza simil mmorpg a cui attaccarmi o perché il concetto di fare il mago al servizio degli altri in un team è proprio lo scopo della mia vita digitale finta, quella situazione che mi da maggior soddisfazione in assoluto parlando multiplayer; che dipenda da fattori personali o meno, la co-op la dichiaro discretamente riuscita e degna di rientrare tra i motivi per mettere le mani su questo Dungeon Siege 3.

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