Non passa giorno che mia sorella non mi racconti di episodi capitati durante il tragitto casa – lavoro (o meglio lavoro – lavoro) in cui non ci sia qualcuno che timidamente gli si avvicini attratto dagli schermi del DS come dalla luce per una falena. Che si tratti di chiedere informazioni sul prodotto, sul prezzo o per gettare semplicemente uno sguardo incuriosito, rende il soggetto delle attenzioni un involontario promoter di un qualcosa solo per il fatto di averla appresso ed esposta. La promozione che ne scaturisce è del tutto naturale anche grazie al fatto che gli spot dedicati riproducono esattamente la scena che può capitare di ritrovarsi davanti: il capo chino della ragazza (non adolescente, come la comparsa che ha sostituito la Kidman nel nuovo spot), il pennino in mano, quel attimo di esultanza appena accennata quando si porta a casa un risultato. Non solo. È talmente efficace che può persino arrivare a correggere eventuali errori di comunicazione o semplici (quanto bizzarri) fraintendimenti.
Recentemente la sorella di cui sopra ha avuto modo di chiarire ad una ragazza confusa come il Brain Training mostrato in tv non fosse un test mentale venduto in farmacia… le era sembrato strano - ha risposto dopo la spiegazione - soprattutto per quei 50 euro dedicati ad un affare che pareva monouso. Da ciò, oltre che ragionare sull’efficacia della comunicazione televisiva in se, potrebbero nascere anche altre considerazioni. Per ora ci si può limitare ad osservare come il mondo là fuori sia realmente pieno di potenziali utenti videoludici, con il DS nella parte dell’esca giusta e con il mezzo – la lenza – rappresentato dagli involontari fruitori da strada a cui Nintendo dovrebbe almeno riconoscere uno sconto sui giochi. In fondo il loro lavoro lo fanno e pur se involontario, risulta d’indubbia efficacia. Insomma alla fine l’utente NDS diventa a tutti gli effetti un vero e proprio cartellone pubblicitario vivente, in alcuni casi addirittura illuminato quando con delle risposte appropriate va a rischiarare le tenebre di ciò che s’ignora del videoludimondo.
Max, non vorrei essere villano, ma non è che la tua sister sia pure un bella figliuola? No, perchè in tal caso le domande riguardo il DS dei passeggeri del tram potrebbero celare, dietro un finto interesse tecnico, dei biechi secondi fini di rimorchio extra-videoludico XD
RispondiEliminaDici che potrebbe essere un'esca più per i provoloni che per i casual del videogioco? Mi sa che è da mettere in conto xD
RispondiEliminaComunque a me riferisce solo contatti con utentesse, pur se emancipata il mio ruolo di fratello bodyguard ottocentesco è sempre lo stesso di quando era adolescente, perciò non sono sicuro che me li riferirebbe… diciamo che faccio lo gnorri e continuo a pensare che al centro dell’attenzione ci sia il DS ^^"
Più che altro l’ho messa sull’avviso sul fatto che non trovi qualcuno che voglia fregarglielo… si tratta sempre di avere 190 euro a portata di mano :O
L'ho avvisata che sto utilizzando ciò che mi ha riferito per fini personali... magari se esce dal lurkaggio dirà la sua direttamente lei ^^
a me invece non è mai capitato un caso simile; mai una domanda sul DS, mai una domanda su un qualunque gioco.
RispondiEliminaÈ vero che il DS durante i viaggi lo uso più che altro in quelli lunghi, però sta di fatto che non mi è mai capitato in un anno o due che ho questa console.
L'unico interesse che ho riscontrato per il DS è da parte di mio cugino che però aveva già deciso di comprarselo per i fatti suoi: da me ha semplicemente voluto sapere costi e modelli ed eventuali titoli da prendere e si è rivolto a me perchè per lui sono una specie di bibbia videoludica vivente :asd:
A me hanno sempre chiesto riguardo il ds, sia amici che coetanei in generale (la curiosità è sempre in agguato); alcune amiche poi sono arrivate a comprarlo, quindi la cosa non può che farmi piacere.
RispondiEliminaC'è da dire che scolarizzare, per fare in modo che il cliente tipo del ds vada oltre i brain training ed i simulatori nintendo vari, è un'altra complicata questione XD
Zehar
@lucchi: a te non chiedono perchè hai l'aria minacciosa :-P
Sinceramente non avevo pensato all’importanza del sesso del “cartellone”, però ora che se n’è parlato mi sembra che debba essere considerato. Videogiocare è stata una pratica maschile per molto tempo quindi penso si possa dire che una grande percentuale dei non-videogiocatori attuali sia di sesso femminile; magari è questo, non chiederebbero informazioni “ad uno sconosciuto maschio” per tutta una serie di motivi, mentre vedendo un’utentessa è più facile che tentino l’approccio per levarsi un dubbio: una specie di complicità femminile prima, fra “cadetti” - presunti nuovi utenti - poi. Inteso in questo senso il discorso della sponsorizzazione indiretta acquista una maggiore importanza.
RispondiEliminaCome dice Zehar, che alla fine il tutto resti confinato a determinati generi di giochi, credo sia una realtà. Però lo scopo potrebbe essere quello di rendere la piattaforma un accessorio conosciuto da tutti e su cui farci girare le cose più adatte alla propria indole: una console portatile che raggiunge la “normalità” di una tv o di un i-pod dove ci può girare una partita di calcio, una soap, un genere di musica piuttosto che un altro. Un po’ come la pleistescion a casa, considerando però quanto sia più forte il messaggio (e più difficile da far arrivare) in un contesto pubblico.
A me questo tipo di “normalità” basterebbe, anche perché è un qualcosa che molti di noi hanno rincorso quando presentavano con entusiasmo il videogioco, prima ai genitori, poi alla propria ragazza e così via senza pensare che poi ci avrebbero avuto realmente a che fare (anzi, non dovevano averci a che fare, perché ciò comportava occupare il nostro tempo di gioco xD).
Continuo a pensare che l’andarci in giro – reso possibile da portatili all’altezza – sia appunto uno dei modi per normalizzare la cosa, magari più indiretto dell'esempio fatto, però ripeto alla lunga un sistema che potrebbe funzionare. Una ragazza che gioca in metropolitana potrebbe invogliarne un’altra, e a sua volta altre due fino all’epidemia videoludica ^^”