lunedì 22 gennaio 2018

[L'angolo di Vic] Lili: Child of Geos, Ghost Blade HD, Punch Club

di VicRattlehead



Titolo scaricabile disponibile per PC e PS4 –da me giocato su quest’ultima- disponibile solamente in formato scaricabile; trattasi di un titolo esplorativo non troppo lungo -5/10 ore- ambientato su di un’isola dalle dimensioni un po’ ridotte in cui si svolgono missioni secondarie banalotte e si affrontano spiritelli con scontri basati su QTE; se il quadro dipinto è tutt’altro che entusiasmante è vero anche che il gioco è più della somma delle sue parti, visto che la durata contenuta del titolo non porta a stancarsene e che il punto di forza sta nella caratterizzazione colorata del mondo di gioco la nella bizzarria dei personaggi che la abitano.
Non un gioco imperdibile ma comunque gradevole, valido come titolo per una fase di relax tra un gioco impegnativo e l’altro.



Versione “tirata a lucido” di un titolo uscito nel 2015 su Dreamcast; è un gioco fatto sulla falsariga degli shoot’em up della Cave ma ha dalla sua una barriera di ingresso decisamente più bassa, grazie anche ai tre livelli di difficoltà selezionabili che cambiano in maniera consistente i pattern dei nemici. Purtroppo il gioco ha solo cinque livelli con relativi boss e nessuna modalità aggiuntiva al di fuori di quella a 2 giocatori (a parte rispetto al classico Arcade) e alla modalità di allenamento; c’è anche qualche problema di leggibilità dello schermo in alcuni tratti ma nulla che la pratica non possa sopperire.
Piacevole finchè dura, peccato la cosa non sia destinata a protrarsi a lungo.



Nei panni di un boxeur miriamo a scalare il ranking per diventare il numero uno ma per riuscirci dovremo allenarci, gli allenamenti costano e ci ritroveremo a dover cercare lavoro per pagarceli.. e pagarci anche il mangiare e gli spostamenti, che si possono fare anche a piedi ma in quel caso si spende tempo che va gestito già per lavoro e allenamenti e, ovviamente, il meritato riposo; la gestione del denaro, del tempo e delle necessità del protagonista diventano così un gioco ad incastro per cui dopo un po’ si ha quasi l’impressione di stare giocando ad una versione pixellosa di The Sims, motivo per cui dopo un po’ ho lasciato perdere. Il gioco fa svolgere i combattimenti in automatico ma ha interessanti feature come la necessità di allenarsi costantemente per non perdere la forma fisica ottenuta, la possibilità di sviluppare degli skill tree e la possibilità di specializzarsi in un determinato aspetto tra forza, destrezza e resistenza sviluppando uno stile di combattimento basato su di esso.
Mi è davvero dispiaciuto abbandonare il gioco principalmente per la sua pixel art stupenda –ho dato un’occhiata a quello che non ho visto nell’artbook e devo dire che il designer ha fatto davvero un lavorone- ma il gioco diventa troppo noioso e troppo in fretta. Delusione.


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