martedì 17 luglio 2012
[Top 5] Pelati nei videogiochi
Sagat (Street Fighter)
Il campione di Muai Thai ne avrà date tante ma ne ha pure prese parecchie; tutto pieno di bozzi, uno sfregio di mezzo metro sul petto per il famigerato shoryuken di Ryu e gli manca pure un occhio, ci mancava solo che Balrog gli staccasse un orecchio a morsi. Non è dato di sapere se la cupola sia il frutto di una rasatura con gillette il meglio di un uomo o di una caduta naturale, ma a giudicare dal costume alternativo di Street Fighter 4 non è stata un gran perdita.
Bitores Mendez
(Resident Evil 4)
Il 'big cheese', prima vera nemesi di Leon, ostenta un look barba-capelli invertito ed un bel trench sobrio come quello del Frankenstein interpretato da De Niro, che ne rendono la figura così autorevolmente paterna da suggerire una distanza di sicurezza d'un chilometro e mezzo o due. Un po' spagnolo, un po' talebano, il taglietto estivo gli valorizza sicuramente lo sguardo: un occhio rosso e un occhio blu, bambino io, bambino tu.
Kratos (God of War)
E' noto che i guerrieri spartani portassero capigliature fluenti, confezionate in lunghe trecce. Pertanto è plausibile che l'incazzatura di Kratos parta da lontano, quando veniva canzonato dai quei capelloni dei giovani compagni di falange per essere già da allora pettinato come un marine spaziale. Caratterizzazione espressamente ricercata, quindi; ma può anche darsi che i Santa Monica proprio non ci avessero voglia di modellargli e animargli i capelli. Fatto sta che Kratos è diventanto l'icona videoludica perfetta per alimentare le dicerie sulla virilità dell'uomo diversamente chiomato.
Jack (Mass Effect 2)
La rinnegata, la solitaria, quella che non deve chiedere mai, s'è mangiata più uomini lei di quanti ne abbia mangiato (crudi) Bear Grylls.
Ovviamente Bioware doveva smontarle l'immagine riconducendo tutto ad una infanzia difficile e alla solita storia dell'aggressività che nasconderebbe una fragilità di fondo, come se una non potesse fieramente autodeterminarsi sociopatica violenta - i soliti maschilisti.
Look un po' hi-tech e un po' punk, labbra carnose, fisico androgino, spirito ribelle... praticamente un'emula di Skin degli Skunkanansie, solo un po' meno nera, un po' più tatuata e armata di onde psichiche anzichè sonore.
Biff (Street Racer)
Nel giochino di stilar elenchi e classifiche è d'obbligo metterci le scelte strane per fare gli alternativi, per cui anche in questo caso non ce la possiamo far mancare. Al posto di un Quan Chi qualsiasi ci mettiamo uno dei piloti del simpatico clone di Mario Kart; un incrocio (stradale) tra Mastro Lindo e Roberto Ciufoli in salsa tamarra, con mosse lamerose come la clacsonata assassina e la mazza belluina.
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Bella categoria. In effetti il mondo del diversamente pettinato fantasy è strano, può passare da vittima di un olocausto, feroce torturatore passando per un santone buddista peace&love. Molto versatile come acconciatura e utile in tempi passati nel videoludimondo quando montare una chioma su una capoccia di PG finto significava renderlo ancor più plasticoso e meno credibile. Con la riproduzione del pelo in forma più flessibile, è diventato una parte importante della rappresentazione. Volendo impelagarsi in un discorso un attimo serio, ce n'è sarebbe da dire a livello di simbologia nella Storia del Capello fantasy Tutto, a partire dalla comunicazione indiretta spesso più forte di tratti come ad esempio, colore della pelle o biancheria intima. Volendo impelagarsi, ma anche no.
RispondiEliminaLa mia top femmina pelata è Christine del DLC Dead Money, Fallout New Vegas. Tre quintali di personalità espressa senza spiccicare una parola, donna muta e comunicativa, tipo il sogno della vita :O che rende alla grande in un contesto di risposte scritte dove di fatto sarebbe sonoramente muta a prescindere. Mi affascinò assai. Qui video della sua prima apparizione da vittima della medicina moderna, naturalmente SPOILER se non l'avete giocato.