Una high school infestata da zombie e da una cheerleader cacciatrice di zombie, l'hollywoodiano Gunn che contribuisce alla scrittura e Jimmy Urine chiamato a firmare le boss fight col suo punk ibrido - per quanto mi riguarda, le premesse propiziavavano per Lollipop Chainsaw una realtà pericolosamente vicina alle descrizioni che i detrattori sono soliti dare alle robe, in verità ricercate e dal retrogusto imperscrutabile, associate o associabili a Suda 51.
In parte sarà questione d'apprezzare a monte la scelta del soggetto e di pari passo delle collaborazioni, dato che c'è stata l'espressa volontà di tirar fuori qualcosa di demenziale e americanofilo più del solito, ma per quanto l'estro di Grasshopper sia presente, palpabile e salvatore di baracca e burattini, si applica ad un contesto che mai come stavolta pare un collage di alcuni elementi poco personali rispetto agli standard d'originalità della casa e di altri fin troppo auto-citazionisti.
L'accompagnamento sonoro è piuttosto esplicativo della faccenda. No More Heroes o il più recente Shadows of the Damned contavano rispettivamente sul lavoro autoriale di Takada e di Yamaoka, organico e dettagliato, studiato momento per momento, determinante il carattere e le sfaccettature dell'esperienza. L'azione di Lollipop Chainsaw è condita musicalmente da una "playlist" personalizzabile di cinque tracce in loop, attinte da un repertorio ampio ma generico e differenziabile al più per una leggera affinità tematica ai vari stage; il sound è fin troppo simile a quello di NMH2: Desperate Struggle per conferire un'identità spiccata alle scorribande di Juliet, ed i risultati di questa sorta di "jukebox" sono piuttosto casuali. Considerando che il rumoroso accompagnamento dei boss fatica a distinguersi dal resto nonostante la firma, il picco di caratterizzazione si riconduce alle canzoni su licenza, da Cherry Bomb delle Blackhearts a Lollipop delle Chordettes.
Non passa poi tanta differenza tra una katana laser ed una motosega, se si tratta comunque di ammorbidire il nemico e infine mutilarlo con una finisher, né tra un teschio fluttuante e la testa mozzata di un fidanzatino se entrambi dispensano commenti lungo la via e possono fungere da arma. Poco cambia tra falciare un prato col tosaerba o un campo di grano con la trebbiatrice, ricevere la telefonata della manager fatale o della mamma-milf; anche il menu-cameretta in cui cambiarsi d'abito ed i minigiochi in chiave retrogaming rientrano tra le trovate reiterate con minor ispirazione.
Ne risulta un pasticcio (non necessaramente in accezione negativa) autoreferenziale di intermezzi, QTE, interazioni contestuali, minigiochi e sparacchiamenti, attraverso livelli estemporanei che non si preoccupano troppo di delineare un'ambientazione; la frivolezza è ricercata, ma sconfina nell'inconsistenza.
Non passa poi tanta differenza tra una katana laser ed una motosega, se si tratta comunque di ammorbidire il nemico e infine mutilarlo con una finisher, né tra un teschio fluttuante e la testa mozzata di un fidanzatino se entrambi dispensano commenti lungo la via e possono fungere da arma. Poco cambia tra falciare un prato col tosaerba o un campo di grano con la trebbiatrice, ricevere la telefonata della manager fatale o della mamma-milf; anche il menu-cameretta in cui cambiarsi d'abito ed i minigiochi in chiave retrogaming rientrano tra le trovate reiterate con minor ispirazione.
Ne risulta un pasticcio (non necessaramente in accezione negativa) autoreferenziale di intermezzi, QTE, interazioni contestuali, minigiochi e sparacchiamenti, attraverso livelli estemporanei che non si preoccupano troppo di delineare un'ambientazione; la frivolezza è ricercata, ma sconfina nell'inconsistenza.
Così come potevano ritenersi irrilevanti certi elementi
rozzi o basici di NMH, non sono determinanti neppure i
progressi del combat system di Lollipop, segnati dal “crowd control” degli
zombie, dal parco mosse più esteso e dalla ricerca del miglior punteggio in medaglie. Nel bene o nel male, sono fattori subordinati al complesso dell'esperienza – in quest’ottica,
Lollipop è (e si spera rimanga) un album poco significativo nel percorso audiovideoludico della videogame-band che è Grasshopper.
Ho giocato un paio di capitoli e come contorno mi piace, il "pasticcio" citato nel post lo trovo curioso e bizzarro quel tanto che basta a spingermi verso la scoperta del successivo ingrediente. Come gameplay meno, soprattutto per colpa dei miei gusti che non trovano piacevole il picchiammazza basato su combo. L'ho sopportato in Batman, l'ho trovato gradevole al punto da sfiorarmi l'idea di spenderci sopra del tempo per imparare (solo sfiorato) in Bayonetta, ma no, non mi riesce proprio di divertirmi con i cazzotti semi-diretti o diretti ricavati da combinazioni di tasti assortite. Per fortuna in situazioni simili c'è sempre la possibilità di martellare il pad sfruttando la difficoltà per impediti (o sempre la stessa combo) e tirare avanti così "facendo finta di giocare". In generale mi ricorda il sistema cabinato, un arcade nudo e per certi versi crudo, da mietitrebbia infinita e gettone per arrivare allo stage successivo. Questo schema, anche nel contesto di giocata estiva, mi garba.
RispondiEliminaPrima impressione iNiorante date le premesse e immagino anche l'ultima, cioè la stessa anche a titoli di coda acquisiti. Un po' per volta, un pezzetto al giorno pre-cena perché ripeto, lato contorno, collezioni, trovate mi sembra sia tutto piuttosto ciccioso e da scoprire. Il resto della valutazione, sicuramente con basi migliori, la lascio tutta al bel post qua sopra.
Ho visto i simpatici titoli di coda e pur lasciando la valutazione a sopra come sopraddetto, una cosa l'aggiungo. A dispetto di quanto avevo previsto, le "trovate" perdono di fronte all'azione nuda e cruda, ma solo quando è offerta in quel modo, senza interruzioni, senza farti fiatare da un'orda all'altra, tutto ammazza-mazza puro e sopravvivenza. In pratica è il capitolo cinque e finale a tener su la baracca perché fosse continuato in quel modo semi-blando, per me diventava evitabile. Premesso che magari alla seconda tornata potrei rivalutarli, alla prima arrivato al terzo e durante il quarto atto stavo per sfanculeggiarlo allegramente causa noia molesta. Le idee ci sono, ma appunto si tratta d'innamorarsi di quelle, non della realizzazione che spesso eccede, va oltre l'accenno che può divertire; un po' come aver fatto una bella battuta e ripeterla sette, otto volte immaginando la stessa reazione divertita iniziale. Ovviamente così non è anzi, scatena proprio la reazione opposta. Tipica espressione durante le "trovate": "ua figo, originale… ora però smettila!". Un po' come i livelli extra di SoTD.
RispondiEliminaE il gioco sarebbe pure corto, ma a quanto pare (a me) non abbastanza.
In finale primo giro, protagonista fantastica, un personaggio che merita un posto d'onore tra le icone videoludiche perché meno cheerleader scontata di quanto s'immagini. Un gameplay ammazza zombie che diverte in alcune fasi che a mio modo di vedere avrebbero dovuto restare uniche, episodi brevi: prologo, primo capitolo con dentro accenni alle idee dei restanti tre, poi quinto (diventato terzo) e chiusura. Venti euro vendita in digitale, tre ore di gioco, eventualmente da ripetere, fine. Insomma, quel coin-op che mi era parso all'inizio, quel sistema dove intravedevo delle potenzialità. A ragione, solo che appunto si trova gran parte nell'ultimo terzo di gioco.
A margine aggiungo che non mi auguro la crisi del videogioco, chiaro, però dovesse arrivare spero almeno spinga a stringere la cinghia eliminando tutto quel gioco che non diverte e che fa solo imballaggio. Ormai sono una costante tutti quei capitoli che ficchi dentro per riempire tanto all'ultimo mi fai il fuoco d'artificio e ti perdono tutto. Da questo punto di vista un sistema in streaming a gettone sarebbe una manna perché si smette di giocare (e di pagare l'uso di quel prodotto) se non mi offri sempre il meglio, se cerchi di tirare in fondo con l'allunga brodaglia. Leggevo da poco in un forum (non ricordo dove) a proposito di Darksiders 2 "se è così lungo non lo prendo". Perché nel primo lungo era backtracking molesto, era noia, era superfluo, era rottura di palle. "Lungo" con la melma che ci ficcano sta diventando ogni giorno "meno bello" quando non è costantemente supportato da stimoli, come dovrebbe essere il videogioco tutto e sempre ("com'era", per dirla come fanno i vecchi). Spero che blockbuster o d'autore anche nel videogheim si capisca che è ora di ridimensionare se una cosa non funge; così come la scena di un film, pur se costata viene segata via, se una situazione pad in mano non diverte, non ci fa una mazza là dentro.
Per me la parte migliore del gioco è il prologo, un livello autoconclusivo e rigiocabile di una dozzina di minuti, con un ritmo piuttosto sostenuto (intermezzi sistematici ma molto brevi) e tutto basato sulla parte picchiaduresca che alla fine è comunque la principale e più piacevole componente ludica.
RispondiEliminaGli altri stage sono troppo lunghi, troppo compositi (la brutta componente sparacchina si poteva tagliare di netto) e nel cercare di fornire delle ambientazioni alternative a quella scolastica fanno abbastanza fiasco.
Come dicevo nel post, a livello di trovate, specie se uno si è già giocato gli altri giochi di Grasshopper, Lolly non risulta né particolarmente sorprendente né particolarmente ispirato.
Sì l'agilità del prologo è realmente tale, infatti è ottimo da arare per racimolare monete per acquistare gli extra. In ambito boutique una volta raggiunto il massimo rapporto inversamente proporzionale tra pelle esposta e stoffa utilizzata, il gioco finisce un po' anche da quel (suino) punto di vista. A dirla tutta, nonostante l'offerta di capi d'ogni genere, al di fuori della divisa da cheerleader c'è poco di appropriato, a partire dallo stesso colore dei capelli "non biondo". Sembra sia stata utilizzata fin da subito la skin migliore; il resto delle combo-aspetto fisico, mi ha dato l'impressione che snaturino il personaggio e nell'assurdità di un'affermazione simile (una ragazza che uccide zombi in gonnella con la motosega), la rendano poco appropriata al contesto.
RispondiElimina-Ho sbirciato i trofei, qualcuno sembra fattibile, ad esempio le richieste legate ai boss. Il problema è arrivarci attraversando tutto solo per quello. I "record di papà" stesso discorso. Ieri ne ho presi due (più il quinto alla prima easy ma senza potenziamenti), gli altri si vedrà. Semmai non so come prendere l'ultimo episodio alternativo avendo concluso bene e non sapendo perché. Cercherò nell'internet prossimi giorni.
- scenario migliore per impostazione e aspetto, voto l'ultimo piacevolmente originale, il peggiore sicuramente la campagna dove c'è il nulla a stimolare, per non parlare del boss merdina.
- giocogiocato peggiore, i QTE. Quando anni fa li criticavate, non li odiavo come in quest'ultimo periodo. Mi sono diventati il male perché sono di fatto quell'imprevedibile che non soddisfa abbastanza se lo vinci e allo stesso tempo sono troppo punitivi se li sbagli.
Lo tengo vicino alla console ancora per un po', vediamo quanto altro intrattenimento si riesce a ricavare nel ripasso.
Di solito non me le filo di striscio (infatti dopo questa andrò a leggermele tutte), oggi ho dato un'occhiata alla retro copertina del gioco e c'ho trovato: La mente malata del game director SUDA51 e il celebre regista hollywoodiano James Gunn hanno collaborato…. Non è indelicato? Cioè nel cinema non si userebbe mai strillare del rotto in testa all'autore dei suoi prodotti, si userebbero termini più delicati come ad esempio "estroso", "visionario" e così via. A me scritta così sembra un'offesa a lui e al videogioco (l'hollywoodiano invece è "celebre" lol). Chi le scrive? Urge indagine :sìsì:
RispondiEliminaGioco-giocato, raccolgo un altro paio di costumi poi me li spoilero perché sono troppi e tutti quei soldi non li racimolerò mai col mio scarso modo di giocare xD Comunque ho trovato la combo ics+quadrato martellato in modalità "frenesia a un passo dalla morte" che nel prologo mi caccia anche quattro teste alla volta e due medaglie platino. Funziona così bene che a momenti l'interruzione con le stelline e cuoricini inizia a stancare. Però nonostante la bontà di quella parte, alla quinta volta sei arrivato.
Ahahah, alla prossima andranno diretti con un bel "ideato da quel rincoglionito di..." xD
EliminaPer curiosità sono andato a controllare, nella versione UK sono descritti con l'espressione "twisted minds"
xD infatti, siamo agli insulti proprio. In sede di chiacchiera ci può anche stare, ma strillato là dietro buh?!? Avrò una visione sbagliata del marketing o del mondo tutto.
Elimina- Ho sbloccato i costumi che m'interessavano. Quelli coprenti sono pessimi o comunque meno curati, soprattutto hanno una strana rifrazione che m'infastidisce. Forse ha lavorato così tanto sulla pelle che l'abbozzo dei tessuti e relativi difetti, quando in presenza massiccia, si vede in modo maggiore. Tra le buone, notata la finezza del segno più chiaro dell'abbronzatura in un costume che invece dei mutandoni alla Bridget Jones ha tra gli accessori gli slip; sono robe che colpiscono (oppure si son scordati d colorare quel paio di millimetri e l'effetto è sbiadito, ognuno se la racconti come vuole xD). Non ho ancora capito come vedere l'episodio alternativo, ma a parte questo credo di aver finito per adesso anche riguardo i trofei divertenti da conquistare.
Intanto mi sono piazzato 29esimo nella leaderboard, prologo a normal.
EliminaRisultato ammirevole. Dopo tante reticenze la modalità classifica l'ho provata anch'io. Per avere un termine di paragone, impegnandomi mi sono piazzato intorno al quattromila settecentesimo posto, in pratica a un tiro di schioppo dalla tua posizione xD Tanti parametri da tenere in considerazione, ma soprattutto qualcosa tipo saper giocare per arrivare lassù.
EliminaIn realtà è piuttosto facile xD Bisogna cercare di 'ammucchiare' gli zombie a colpi di pon-pon (senza finire la combo, che li allonatanerebbe troppo, cancellandola con il salto) e poi andare con un colpo ad area di motosega per fare la kill multipla (uso prevalentemente la combo [],[],[],[],/\). Poi bisogna gestire un minimo la barra della "super", io l'attivo nel parcheggio grande prima del gallinaccio e nell'ultima scena (uccidere i tre con la maschera anti-gas contemporaneamente da un sacco di punti).
EliminaSì è una difficoltà diversa da come s'intende di solito, quella legata alla dipartita, insomma dove se sbagli muori. A normal i nemici sono ancora abbastanza molli per manovrare, però c'è il tempo tra i parametri che stabiliscono il punteggio finale, quindi direi che l'esecuzione perfetta richiede comunque una buone dose di sbattimento e abilità nelle dita anche se si tratta solo d'ammucchiare in modalità Tetris. Il bravo bravissimo ci sta tutto e te lo lascio :sìsì:
EliminaCome combo per il bonus uccisioni multiple uso XX[][][] da fermo che la manda in rotazione bassa così se c'è qualche smembrato strisciante becco anche lui (orizzontale), spingendo in avanti parte di ruota trebbiatrice (verticale) ottima quando ti raggiungono in fila uno dietro l'altro. Il massimo ottenuto è cinque di fila un paio di volte, di solito tre teste non di più. Sarei tentato di provare il punteggio classifica nel quinto capitolo che gradisco assai, ma a giorni lo do via quindi, come dicevo ieri, mi sa che con lollipop ho chiuso.
Comunque tra una lamentela e l'altra i complimenti a sto gioco non glieli ho fatti, soprattutto perché c'ho giocato molto a dispetto di quanto immaginassi. Un bel giocattolo arcade di spakkamazzare tutto in ambiente bizzarro il giusto. Se solo fosse stato più snello, almeno nelle run successive, se non fosse stato diluito in quel modo o suddiviso meglio, magari tagliando coraggiosamente il poco riuscito come il capitolo nella fattoria (non lo sopporto, mi fa ribrezzo fisico) un bel nove voto antico col sorriso l'avrei sganciato volentieri. Così, in mezzo al sopportare questo o quello, per me è un gioco discreto, sette risicato accompagnato però dal consiglio spassionato di giocarci prima o poi.