sabato 20 agosto 2011

New Vegas DLC: Honest Hearts


Qualche dettaglio (spoileroso)
In questo tipo d'interventi evito di parlare dei dettagli della storia perché di solito si finisce per rivelare troppo e rovinare l'esperienza; però in questo caso è davvero difficile riempire un post dedicato senza farne cenno e soprattutto c'è poco da rovinare poiché le sorprese nel caso sono tutte amare.
Un carovaniere assume guardie del corpo per lasciare il deserto di New Vegas e addentrarsi nelle zone selvagge del Parco Naturale di Zion. Quando lo incontriamo ci racconta i motivi che lo spingono a circondarsi di giovani impavidi, storie che parlano di comunità misteriose, pericoli inimmaginabili, mostri fuoriusciti dai nostri peggiori incubi. Le premesse per vivere un viaggio affascinante ci sono tutte. Peccato che siano per la maggior parte mancate. Sistemati i bagagli partiamo e arriviamo in loco dopo venti secondi di filmato. La carovana è assaltata, durante lo scontro muoiono tutti. Rimasti soli, dopo pochi passi incontriamo una sorta di pseudo indiano d'America hippie che s'attacca a noi come una patella allo scoglio; il suo scopo è aiutarci a esplorare i canyon rossastri e soprattutto raggiungere una delle figure leggendarie incontrate tra le chiacchiere del Mojave durante l'avventura principale di New Vegas. Preso alla larga (ma anche alla stretta) il viaggio è un insieme di nulla, qualcosa come sessanta minuti di sentieri dove ci si mette più tempo a capire quale pezzo di roccia sia scalabile e quale no che per qualsiasi altra attività. E riguardo il tizio misterioso della leggenda, appena lo s'incontra senza tanti buongiorno o buonasera ci riempie di commissioni della mamma, del tipo andare a prendere quattro cestini della merenda all'emporio abbandonato di vizziviggiù, uno degli inutili edifici sparsi nel labirintico territorio roccioso (proprio cestini, proprio della merenda, proprio emporio). Nel filone principale, tra una scarpinata e l'altra, c'è anche una sorta di disputa con una tribù avversa da placare, ma è talmente banale e così lesta nella risoluzione che non c'è neanche il tempo per assimilarla.
Giudizio Sintetico
Prendere una normale quest di gioco, spostarla su una superficie cambiando solo il colore del terreno (da grigiastro a rossastro), soprattutto spalmarla per chilometri quadrati di nulla, non genera automaticamente un'avventura degna di essere proposta/venduta a parte. In quel modo neanche assieme.
Pezzo di gioco morto che cammina; non c'è niente da vedere… circolare, su circolare.
Giudizio Numerico

Contesto: contenuto aggiuntivo GDR che fa finta di esserlo. 
Risultato: meh, 5

1 commento:

  1. NW:Lonesome Road DLC (il quarto)
    Non gli dedico un post come gli altri perché è palese che si tratti di un pezzo di gioco levato alla parte principale senza neanche "cambiare il colore" come nel caso del DLC che ospita questo commento; già realizzato o meno al momento dell'uscita di NW è irrilevante. Basta dire che la storia ha come co-protagonista il tizio che rinunciando a consegnare il chip ci mette nella situazione che da il via alla nostra avventura in NW e molti accessori sono dedicati a un compagno bot che già ci siamo portati appresso per tutto il Mojave originale.
    Ci sono alcune nuove armi e abilità, niente di particolarmente rilevante. Tutto procede su un corridoio prestabilito inserito in una scenografia che ha qualche verticale in più della superficie desertica, citando a suo modo il percorso meno pianeggiante di Fallout 3, ma che a conti fatti disturba l'andare più che offrire qualche nuovo stimolo.
    I nemici tendono "ad apparire" piuttosto che vivacchiare permettendo un ingaggio ragionato com'era finora. Con apparire intendo che a volte cascano proprio dal soffitto e senza che il radar li individui (insomma prima non c'erano e basta). Forse l'intento era restituire qualche reazione legata al "bU!" spaventevole, in ogni caso soluzione poco riuscita; potrebbero creare qualche difficoltà, ma si parla d'inezie per qualsiasi giocatore ci arrivi dopo un normale percorso di crescita.

    "Giudizio Sintetico"
    Un passaggio obbligato solo per fanatici completisti che hanno portato a casa quest principale e le tre "espansioni" che porteranno a spasso il proprio alter ego ancora per qualche ora. Tutti gli altri possono dimenticarne l'esistenza a causa di un riciclo di materiale e situazioni che ormai si fa fatica anche a riportare senza che diventi a propria volta un riciclo delle opinioni precedenti.

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