mercoledì 13 luglio 2011

Filmerrimi d'una notte di mezza estate

Per qualche oscuro motivo, m'è venuta la geniale idea di guardare dei film su PSP, con tutto lo sbattimento che la codifica dei video comporta.
E poi di raccontarli, così almeno voi che siete in tempo potete evitare di vederli.

Bitch Slap
Tre manze a bordo di un'auto stanno cercando qualcosa di sepolto in uno di quei bei deserti americani da cartolina.
La tamarra, la spogliarellista svampita e la business-woman scendono dalla cadillac. Zoom sulle tette. Da dentro il cofano tirano fuori Iolao, in perizoma tigrato. Per fargli vuotare il sacco su dove ha nascosto il suo bottino segreto, la tamarra sale in cattedra e nell'ordine gli strizza i cojones, gli chiude la mano nello sportello del cofano e gli pianta una pallottola nei medesimi cojones. Delusa dal fatto che facendogli vuotare quel sacco lì  ha portato allo scoperto solo i poveri gioielli di famiglia del malcapitato, poi gli spara anche in testa. Zoom sulle tette omicide. Le tre prendono così a scavare a casaccio nella zona. Zoom sulle tette impolverate. Sotto tre centimetri di terriccio rinvengono il cadavere in putrefazione di Hercules.

Continuano a scavare un po' più in là, fa caldo, così partono dei simpatici gavettoni tra amiche, in slow-motion. Zoom sulle tette bagnate. Ad un certo punto arriva un poliziotto, non si accorge dei vari cadaveri perchè distratto tutte quelle tette ovunque intorno a lui (molteplici zoom su ciasun paio) e poi se ne va via, facendo un po' la figura del salame; in realtà l'irreprensibile agente Fucher (ah-ah) ritornerà poi sulla scena, ma con rilevanza approssimabile allo zero.
Ecco che la spogliarellista svampita e la business-woman si appartano in una roulotte e pomiciano duro, ma tanto non si vede nemmeno mezzo capezzolo. La tamarra le becca sul fatto, è gelosa e si sente tradita e la prende male, al che si realizza il sospetto che le tre manze siano un po' molto lesbiche. Zoom sulle tette lesbiche. All'improvviso arrivano un cattivo con tutti i denti cariati e la findanzata giappa armata di yo-yo a lame rotanti, che avevano seguito le manze per fregargli il tesoro proprio sul più bello. La giappa con lo yo-yo palpeggia la spogliarellista svampita mentre il fidanzato coi denti cariati tiene in scacco le tre protagoniste con un fucile a canne mozze, poi c'è un po' di casino ma alla fine la business-woman crivella gli scocciatori con il lancer di Gears of War.
Trovano infine l'entrata del bunker dove c'è la roba che stavano cercando; tra la paccottiglia figurano il gioiello del Nilo, un ordigno batteriologico, la lampada di Aladino, una cascata di diamanti, un teschio di cristallo e la katana del maestro Muramasa, al che ognuna sceglie una cosa a caso e si ritiene soddisfatta. Zoom sulle tette soddisfatte. Escono fuori e si sa come vanno certe cose tra donne, per un futile motivo o per un altro bisticciano. Seguono dieci minuti di scazzottata tra la business-woman e la tamarra, che si usano a vicenda le tette come punching ball e si prendono a calci nelle ovaie, mettendosi fuorigioco da sole.
La spogliarellista svampita, quella più gnocca, più ingenua e più fuori dall'azione, alla fine si rivela essere una ninja superfurba che ottiene esattamente quello che vuole, qualsiasi cosa esso sia, mentre tutti gli altri sono indaffaratissimi a tirare le cuoia intorno a lei. Fine.
Ah, va anche detto che durante tutto il film si succedono periodicamente dei flashback che cercano di dare una parvenza di dignità ai ruoli ridicoli di Hercules e Iolao, nonchè di arricchire un po' la trama, senza riuscirci affatto.
E mentre scorrono i titoli di coda, lo spettatore ha l'impressione di aver assistito ad un lunghissimo film porno da cui purtroppo sono state tagliate tutte le scene porno.


Sucker Punch
Si inizia con una specie di videoclip, accompagnato da un'imbarazzante cover di Sweet Dreams, in cui un patrigno cattivo fa delle cose tanto cattive che culminano con lo spedire la figliastra bbona in manicomio, per disfarsene ed accaparrarsi l'eredità.
La protagonista ingiustamente reclusa innesca una specie di autodifesa psicologica, immaginando di stare NON in una casa di cura per svitate, cosa parecchio lesiva della dignità umana, bensì in un... bordello.
Che va già meglio, anche perchè giustifica trucco pesante, chiome fluenti e abbigliamento fisso in reggicalze.
Fa così amicizia con un gruppo di altre ragazze, che ovviamente non sono delle pulciose sbavanti col cranio mal rasato, ma delle plausibili componenti del corpo di ballo di Christina Aguilera, anche loro mens sana in corpore sano.
Fatto sta che la principale attività riabilitativa\lavorativa nel manicomio\bordello è proprio la danza.
Quando la nostra Babydoll è chiamata a cimentarsi, forse per aggirare il problema della timidezza, avvia un secondo livello di autodifesa psicologica, immaginandosi di stare in realtà dentro dei videoclip action-fantascientifici-fantasy-matrixiani-uattà; la vediamo così combattere armata di pistola e katana, in squadra con le compagnucce, contro demoni-samurai, nazisti-zombie, robot-robot e via dicendo.
Come e perchè una giovincella degli anni '50 attinga ad un'immaginario del genere non è dato di sapere, ma queste metaforiche sequenze dovrebbero essere i momenti clou del film; in senso estetico, ma anche perchè è proprio durante gli abusi di slow-motion e computer grafica che si attua il piano di fuga delle eroine, basato sulla raccolta di oggetti inutili, tipo item dei videogiochi, in barba al capoinfermiere\pappone, all'inserviente\sindaco e al cuoco\cuoco.
Il piano non andrà esattamente come previsto, ma il bello della faccenda è che questa cornice narrativa si prende sul serio, assume risvolti tragici e cerca pure di far credere d'aver un qualche significato recondito: invece é esattamente la puttanata che sembra.

 
The Descent
Horror un po' a metà tra il 'girl power' e la tipica 'serie di sfortunati eventi'.
La protagonista sopravvive all'incidente d'auto in cui rimangono uccisi il marito e la figlia, che l'avevano accompagnata in montagna a fare rafting; si da il caso che sia un'appassionata di sport estremi, insieme ad altre due amiche anche loro avverse ai fornelli ed al lavoro a maglia.
A distanza di un anno dalla disgrazia c'è un'allegra rimpatriata tra sole donne, in vista di una catartica avventura speleologica al motto di "scurdammoce 'o passato". Alle tre grazie stavolta si sono aggiunte diverse altre tipe, il cui numero preciso non vale nemmeno lo sforzo di computare, tanto si sa che in questi film schiattano sempre tutti i comprimari.
Tempo dieci minuti e le free-climber della porta accanto si ritrovano incastrate in mezzo a stalagmiti e cunicoli di trenta centimetri di diametro, perse in un complesso sotterraneo inesplorato. 
Siccome la claustrofobia, il buio, i baratri, le fratture scomposte, i crolli e le ampie possibilità di morire di stenti nel sottosuolo non pagano il biglietto, ecco la svolta: arrivano i mostri.
Di tutti i buchi della crosta terrestre, proprio in quello con gli ominidi mutanti carnivori dovevano infilarsi.
A quel punto lo spettatore si mette subito dalla parte dei presunti cattivi.
Quelli se stavano lì, tranquilli, da migliaia di anni, a farsi gli affaracci loro; d'improvviso si ritrovano in casa un drappello di aspiranti Lara Croft e cercando di difendere il loro territorio, nonchè di sfruttare l'occasione per integrare con qualche pollastrella invadente la magra dieta a base di pipistrelli, si ritrovano pure massacrati a colpi di picchetto da roccia e di mosse imparate a lezione di autodifesa.
Dopo un tot di apparizioni a tradimento di brutte facce ed un tot di ammazzamenti dell'una e dell'altra fazione, nonchè un inutile colpo di scena, gli sgorbi del sottosuolo riescono finalmente a liberarsi delle scocciatrici.
E vissero felici e contenti. Almeno fino a The Descent 2.

20 commenti:

  1. FiQuo xD L’ho visto ieri su RAI4 ciclo vacanze pericolose. Che pacco ^^' La trama è quella; la produzione deve aver risparmiato parecchi soldi perché con la scusa del buio per la maggior parte del tempo potevano trovarsi in uno sgabuzzino e quattro sassi.

    Dopo hanno replicato per l’ennesima volta "Wolf Creek", la storia di questi tre tizi perseguitati da uno dei cattivoni maniaci più credibile nel genere; personalmente ho capito com'era dopo un secondo e sarei rimasto distant, ma si sa in questi film se non sono scemi e votati al suicidio non li prendono. A parte le azioni insensate dei protagonisti con un istinto di sopravvivenza pari a zero e una resa esplicita delle torture oltre la mia soglia di gradimento, non è niente male, merito anche della location che rende in gran parte credibile la situazione (enormi distese desertiche australiane).

    Mi pare sia passato qualcosa su un viaggio in Brasile dove i turisti venivano raccolti per smontarne gli organi, non ricordo il titolo.

    Uno dei più graditi tra le frattaglie estive dei turisti cinematografici è stato "Le colline hanno gli occhi" il remake; sarà che quando l'ho visto ero fresco di Fallout 3 e in qualche modo alcune situazioni lo ricordavano. Comunque ben girato, pur non essendo il mio genere preferito quando mi capitano sotto e destano un minimo d'interesse, li porto fino in fondo

    In questo periodo ne trasmettono diversi di questi film,un po’ di zapping a orari improbabili e li becchi.

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  2. lo vidi parecchio tempo fa a scazzo con amici scaricato da internet, come accennai sempre tempo fa l'horror non e' proprio il mio genere preferito. Non capisco quale sia il colpo di scena pero' xD

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  3. Già vero, ne avevamo parlato circa due anni fa nei commenti di questo post spoilerando in maniera vergongosa xD post che fra l’altro cita Resident Evil recuperato e riabilitato giusto in questo periodo. Senza contare il primo tentativo di seguire il filone "posti da videogioco" legato al periodo estivo. È tutto collegato :O Oppure il mondo gira sempre allo stesso modo.

    Fra l’altro, per aggiungere strane connessioni legate a chi ha visto sto film con spettatori improbabili che escono dalle fottute pareti (rocciose), anche mia sorella claustrofobicissima me ne ha parlato proprio oggi bullandosi della sua temerarietà.

    Aggiungo che se qualcuno a caso (tipo uno che vive in Inghilterra ^^), volesse fruire delle segnalazioni su RAI4 (di cui ormai sto diventando azionista honoris causa) il link per lo streaming è questo. Venerdì notte replicano il film del post. Altro giro e magari altre coincidenze :O

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  4. LoL il giudizio finale su Sucker Punch. Non lo conoscevo, mi hai spinto a vedere il trailer
    e l'ho trovato fighissmo xD Con i videogiochi ci sta come il cacio sui maccheroni, come concetto e da quanto ho visto come impostazione materiale. Lo guardo :sìsì:

    Ti restituisco il favore stimolandoti con il recentissimo Bitch Slap - Le Superdotate. Il cinema o qualcosa che gli somiglia, ci aspetta.

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  5. Suker Punch l'ho visto anch'io, al cinema per la precisione; e giusto al cinema va visto perchè visivamente è impressionante -c'è dietro Zack Snyder, il regista di 300, e si vede- ma la sostanza è nulla: il film non si preoccupa minimamente di dare un minimo di connessione tra i vari livelli risultano alla fine abbastanza sconclusionato. Può andar bene per passare una serata di puro intrattenimento ma anche tra film più disimpegnati c'è comunque di meglio

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  6. xD recensione dell'anno quella su Bitch Slap. Più che sconsigli di visione sta diventando la rubrica dei film da non perdere. Più zoom per tutti.

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  7. mi hai fatto venire voglia di vederlo per gustarmi ancora di più questo spettacolo di rece XD

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  8. Sono contento che abbiate apprezzato, l'ho scritta con aMMore, anche per onorare la preziosa segnalazione di max xD
    Comunque non perdetevelo, è un film per veri cinofili.

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  9. Non sono attendibile perché a suo tempo ho sganciato 12 euro per vedere le Charlie's Angels 2 al cinema (manco il primo eh), ma sto Bitch Slap nella sua assurdità l'ho trovato perfino fico :O Pur facendo il verso al già verso fatto da Tarantino al genere, ottenendo un risultato molto meno forte del clone d'autore (i testi qui sono orripelosi), il film c'è. L'aspetto buffo è che ho riso fuori sincrono per colpa del post di Peter, negli unici punti dove la reazione avrebbe dovuto essere diversa xD La trama raccontata nel post è perfetta, infatti non si capisce quale ruolo abbia la superninja a parte avere tre misure in meno dele altre ma essere chiamata continuamente "tettona" e soprattutto indossare un vestito che parte ridotissimo, a cui strappano almeno 6/3 del materiale che lo confezionava, finendo comunque con la stessa scarna quantità di pelle visibile. Misteri degli zoom sulla stoffa.

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  10. Aggiungo che probabilmente Bitch Slap è uno dei pochi film sessisti a non poter essere accusato di sessismo.

    - Considerando che sta cosa del team di donne - spesso ninja - è diventato involontariamente il tema dell’estate tawernicola, piazzo anche qualche link a casaccio che mentre le considera, abbraccia anche altri interessi che girano da queste parti

    - Lollipop Chainsaw notizia di qualche giorno fa, il nuovo titolo di Grasshopper

    - un video-fan per citare uno dei conflitti femminili che decreterà la prima posizione nella classifica dei giochi 2011 (Portal 2). Anzi facciamo due (pur se citazioni dell’uno)

    - ancora donne periculose, in questo caso video dal recupero di Saints Row 2 che devo avviare in questi giorni.

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  11. Volevo parlare di Sucker Punch, ma mi sono accorto che ho assolto al compito riferendo a Peter - testuali parole, coniugazioni verbali random comprese - "è la puttanata che dicesti sembrasse". I primi due stacchi dalla boiata cosmica del subconscio reale multistrato come la carta igienica per evacuatori facoltosi, insomma i pezzi "in game", sono a dir poco stupendi, al punto che umiliano cinque anni di cut scene videogiocose next-gen o le versioni attive via QTE; poi, causa eccesso di delirio, va a meretrici anche questa trovata. La cosa del treno robot e castello drago, per la spocchiosa banalità di cui è pregna, sarebbe imbarazzante anche in un videogioco. Nel complesso spezzoni cinematografici che vorrei conservare come preziosi cimeli ritagliandoli – salvandoli - dalla feccia insensata di contorno che deve finire nella fossa infernale delle "puttanate"cit. insieme ad amichetti come i due matrix farlocchi che hanno tentato di inzozzare l'unico Matrix esitente (degnodi...).

    Sempre a proposito di emulazioni di donne ninja, chiedo: Wet-Gioco vale la pena? L'ho trovato in un cesto e mi pare lo vendano anche in edicola a prezzi irrisori.

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  12. Settimana scorsa o giù di lì ho visto una puntata di Stracult dove hanno parlato di StarCrash, produzione italiana che tentava di cavalcare l’onda emotiva di Star Wars. Protagonista la bellerrima – e dall’intervista - interessante Caroline Munro. Un’eroina ninja spaziale d’altri tempi che in un post del genere deve esserci :sìsì:
    La puntata è questa. Il servizio inizia a circa 50 minuti, però se volete vederla tutta, male non fa (si parla di Fantozzi e indole cinefila dei Subsonica).

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  13. Ma LOL, film sulle vacanze pericolosissime dove i tizi si fanno male perché pensano di rischiare difarsi male. Nonostante la base da solito filmetto demenziale sembra divertente e perfetto per perculare gli horror da campeggio che si prendono sul serio. Tucker and Dale vs. Evil, 2010, Canada e per ora nessun accenno su un'eventuale distribuzione ITA.

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  14. parlando del genere horror demenziale che forse non arriva in Europa per una ragione allora come non citare Knights of Badassdom, che mi sono visto piombare sul wall di facebook per qualche motivo imprecisato.

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  15. ahahaah ma è bellissimo. Lo dicevo che il fantasy è più divertente xD Lo voglio troppo vedere anche se sono consapevole che il trailer è sempre 400% volte meglio del film intero ^^

    I prodotti canadesi non li distribuiscono perché come insegnano Trombino e Pompadour sono sconci e minano la morale dell'infante :sìsì:

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  16. Può capitare di parlare in modo superficiale di alcuni film rendendoli ingiustamente ridicoli, magari giocando sull’ilarità che offrono alcune banali premesse, prendendo cantonate che offendono loro e le sacre opere cinematografiche tutte. Non è il caso di Vanishing on 7th Street , schifo dentro quanto può esserlo un viaggio a bordo di una supposta spedita ad esplorare l’intestino tenue. C’è lo stesso grado di luminosità, la stessa consistenza degli scarti che seguono una scorpacciata di prugne cotte e lo stesso inevitabile epilogo che li riguarda.

    La storia spoilerata dal titolo del film e dalla descrizione che segue, parla dell’improvvisa scomparsa dell’umanità a causa di un mistero misteriosissimo, una scena a effetto, dove nei dintorni di Detroit (ma attraverso la tv scopriamo nel mondo intero) rimangono solo i segni del passaggio umano, tipo boxer, scarpe pantaloni svuotati. Ad eccezione di tre sfigati adulti più due minori che per una fortunata serie di eventi (raccontata attraverso pessimi flashback) sono scampati "al buio". Eh sì perché il male si nasconde nell’ombra e avere una lucetta nella testa può salvarti la vita.

    Ricapitoliamo: c’è un mistero misteriosissimo che si nasconde nell’ombra e che solo la luce può tenere lontano. Cosa mai potrebbero fare degli ipotetici sopravvissuti se non collaborare per mantenere viva la luminosità e la speranza di scamparla? Comportamento sensato, se mai i protagonisti di un film del genere avessero un briciolo di cervello. Invece prima tentano di spararsi a vicenda accusandosi reciprocamente di essere la causa del mistero misteriosissimo, naturalmente senza una prova che sia una, neanche indiziaria (va beh sono preda del panico, zoom sull’indulgenza). Poi consapevoli che la luce è la loro salvezza, pensano bene, nell’ordine: 1) levarsi di dosso le lampade portatili che li ha tenuti lontano dal pericolo fino a quel momento, affidando la loro vita alle luci di un locale alimentate da un generatore ausiliario a cui sta finendo in modo palese il carburante soprattutto se aiutando la dipartita con mosse geniali come incrementare il dispendio energetico accendendo il juBBoxe (va beh si stanno organizzando e hanno bisogno di relax, zoom sull’iniziativa pur se fessa).
    A seguire tentare nuovamente la via del cazzotto per decidere se è il caso di lasciare il locale dove sta finendo l’energia per raggiungere un furgone, l’unico funzionante nel mondo tutto perché è una marca amerikana che deve essere citata e vantata a cazzo (zoom sulla marchetta) in un film ambientato a Detroit, senza però abbastanza energia da permettergli l’accensione autonoma del motore e deve essere spinto fino al locale dove sta finendo la corrente per attaccarci i cavetti spostando il mezzo in mezzo a tanta ma tanta mezza ombra assassina perché nel mentre mezzo- giorno è scomparso trasformando il ciclo giorno/notte in notte/notte.

    E poi il film finisce (zoom sulla fine prematura di una descrizione che vuole evitare di spoilerare che muoiono tutti poco prima dei titoli di coda).

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  17. Ho visto "per sbaglio" horrormovie (tutto attaccato perché non volgio vederlo neanche indicizzato), la vergogna del cinema, il prodotto che spinge a chiederti come sia possibile che ancor oggi ci tocchi pagare prima di fruire un prodotto d'intrattenimento e soprattutto non si possa chiedere il rimborso anche rinunciandoci dopo pochi minuti per disgusto. Fatemi un piacere, se vi avanza odio buttatelo tutto su sto film, anche se non lo conoscete; anzi, per sicurezza, non conoscetelo a prescindere, odiatelo e basta.

    - In compenso ho recuperato Astroboy il film del 2009. Gran bello, forse troppo riciclato nei concetti e puccioso, però nel complesso intrattiene il giusto. C'è anche una scena di volo "amatoriale" riuscita e come sapete son fissato con sta cosa. Un gran bel persoanggio, mi vien voglia di riprendere in mano il meraviglioso - almeno a detta della Videogiochi che fu - l'arcadone dedicato per GBA

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  18. lol googlato (tra le altre cose, secondo voi come e' meglio in italiano, "googlato" o "googolato"?) horromovie, quando ste commedie americane non fanno ridere neanche dal trailer e' proprio un presagio di disperazione. Ci mandero' dell'odio extra che in questi giorni mi avanza xD

    Astroboy per GBA se non l'hai provato e' come molti giochi Treasure, action puro e con un sistema di controllo sorprendentemente complesso per il genere.

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  19. Mi ha tratto in inganno Leslie Nielsen in una delle sue ultima apparizioni. Pensavo fosse una piccola garanzia, invece non si salva niente, nessuna battuta, mezza scenetta e neanche le due porcellate panties.

    Per humour recente e decente, ho visto lo spettacolo teatrale di Natalino Balasso "Ercole in Polesine" dove racconta i miti a modo sparando minikiate appena gli capita l'occasione, basate soprattutto sulla logica che vacilla se la maggior parte degli episodi mitologici s'interpretano razionalmente e fuori prosa. In particolare l'Odissea, gran bella avventura, ma anche strapiena di scelte sceme in stile attori suicidi dei survival/horror movie. L'attore non mi piace tantissimo, ma questo pezzo gli è uscito bene assai. Se lo ripropongono segnalo per tempo; il link in streaming sulla rai5 restituisce picche, probabilmente è scaduto.

    Dico "googlare" trovandolo più corretto; almeno in base al suono bislacco che le parole scritte strano fanno nella mia testa xD

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  20. Astro Boy per GBA ce l'ho originale dai tempi che furono, vi consiglio di recuperarlo perchè è un gioco che merita molto.


    tornando in tema di filmerrimi non sono riuscito a non andare a vedere il film di Tekken che si è rivelato essere una schifezza com'era lecito aspettarsi. La tipa che fa Christie Monteiro, pur non assomigliandoci un granchè è comunque una pheega di un certo livello, com'è giusto che fosse.

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