I tawernicoli
Tentano la quadratura del cerchio magico, scendono a patti con la (in)volontaria sospensione dell'incredulità, sbarellano ogni due per tre dal cinismo all'euforia paradossa, continuano imperterriti a videogiocare (troppo e troppo poco) e a procacciarsi dosi di qualsiasi sostanza generi la fantasia. I taWernicoli sono animali strani, alcolizzati astemi, sognatori pragmatici, rivoluzionari sonnacchiosi, entusiasti annoiati; vanno e vengono nel locale che non c'è per uno scotch d'annata (facciamo pure una birra o una gazzosa) e lanciano i loro messaggi imbottigliati nell'oceano (facciamo pure in un laghetto con le oche).
In evidenza
di xPeter Nelle settimane successive al rilascio del quinto personaggio della season 2 di Street Fighter V, bighellonando nel trainin...
A prezzi stracciati su PC, prezzo pieno scaffalato per PS3 perché appena uscito e disponibile anche in DDownload via PSN.
RispondiEliminaOr dunque, visto che le mie mani sono in pasta, qualche pensierino su Mass Effect 2 lo tiro giù (primo impatto e limitrofi).
Come videogioco È un ottimo prodotto, qualità eccellente in tutti i comparti (punto).
Invece come esperienza di gioco, personalmente ho diverse riserve. La prima riguarda il grado di coinvolgimento nelle vicende; non parlo in funzione dell’aver attraversato o meno il primo e relative reazioni a distanza, ma proprio nell’andare in se.
Ho cercato i motivi e di primo acchito mi sembrano tutti legati al sistema di dialogo.
Il meccanismo più che per renderci partecipi di una "nostra" storia offrendoci interazione verbale faccia a faccia, ci tiene a distanza, crea un distacco reso attraverso sequenze preimpostate più simili a scomparti di un laser game o in un libro a bivi, che parti di un racconto scritto in diretta. Le nostre frasi sono di fatto i titoli delle argomentazioni, non le stesse. Senza contare che sono del tutto fuorvianti. Una negazione secca come un “NO!” che si presume imperioso, può tradursi in un vago “uhmbho, forse forse non sono d’accordo, proprio quasi un poco no, non saprei, che ne pensi?”, cambiando tutto il senso della risposta, per non parlare dell’indole che vorremo imporre al nostro alter ego che ne esce irrimediabilmente falsata.
A me sembra un sistema d’interazione troppo vago. Veramente. A volte in base a cosa rispondi non sai dove andrà a parare, quali saranno le conseguenze. C’era sto tizio che riparava una navetta, volevo impedirglielo, ma mica ucciderlo. Pigi un tasto e sei diventato un assassino maniacale che pianta cunei d’acciaio nella spina dorsale di altri esseri viventi.
Queste azioni preimpostate renderanno in termini di coreografici molto vicini a quanto si ricava da una fruizione cinematografica, ma come veicolo ludico che dovrebbe accompagnarti nell’esplorazione di un mondo da vivere, sono un disastro.
Altro aspetto "meh", gli scontri a fuoco. Non mi convincono, non so. In Dragon Age* a pensarci erano ugualmente discutibili (almeno via console), ma non avevo problemi e rigetti; quindi non ho ben chiaro quale sia il l’incognita rompigliona in questo caso. Li trovo approssimativi, sarà anche a causa dell’architettura più complessa degli ambienti (dove in DAO erano “corridoi” secchi) che spesso ti mette in situazioni scomode involontariamente, ossia senza che la causa sia da attribuire a una cattiva pianificazione. Sarà perché il sistema d’inventario è privo delle statistiche utili per misurare l’efficacia di determinati strumenti, rendendo difficile scegliere il giusto equipaggiamento da utilizzare. Diciamo che se, come si legge in giro, hanno fatto alcune scelte in favore di un sistema più user friendly, su particolari utenti come me medesimo cresciuti a barre d’energia, zaini da svuotare e sistemi numerici ovunque, ha un effetto opposto.
Col tempo immagino che ci farò il callo.
Nel complesso lo sto giocando con molto interesse, ma siamo lontanissimi dallaMMore e dalla passione provata attraversando Dragon Age. Qui vedo i fili delle marionette, sento la presenza di una progettazione rigida, scorgo le impalcature e i bivi che nel complesso spengono più e più volte la sospensione dell’incredulità.
Continuerò compiaciuto, ma sinceramente un filo meno di quanto avevo preventivato. Per capire le proporzioni: a suo tempo avrei comprato una 360 per DAO, ma a questo punto assolutamente no per ME2. Felice di averli comprati entrambi per PS3 come ho fatto.
Venendo a cose serie, a livello di calorosi incontri ravvicinati con PG finti non vedo niente all'orizzonte. Sto sbagliando qualcosa? Il fatto di non capire immediatamente le conseguenze di alcune azioni potrebbe avermi portato nella strada del playboy che tutto sbircia e niente tocca? La vecchia dottoressa (minkia sempre con queste attempate ci finisco xD) l’ho ubriacata (più verosimile che sia stata lei, comunque); più tardi il mio alter-coso ha parlato di magnifici capelli sciolti. Che ci abbia fatto qualcosa in preda ai fumi del’alcool e ora non ricordi (ne il mio PG e di conseguenza neanche io)?
RispondiEliminaMah non capisco, l’antipaticissima tizia in tuta bianca è transitabile?
Insomma mandate link per elenco partner che nonostante l’esperienza accumulata in anni e anni di sbattimenti finti, qui non si batte cassa. Umiliante xD
P.S. nel post sopra ho messo un * vicino a DAO, volevo giustificarne l'accostamente, poi non rientrava nel limite dei caratteri e l'ho levato. In sintesi dicava: *dao citato perché oltre a essere di famiglia (c'è persino un'armatura dedicata in ME2)lo ritengo una delle esperienze video giocose più coinvolgenti, soprattutto sul’aspetto dei dialoghi magnifici
Mi pare di riconoscere la "sindrome da secondo RPG Bioware" di cui parlavo tempo fa.
RispondiEliminaPer il resto, maxli', ti consiglio di fare la persona normale e andare su www.youporn.com o www.redtube.com xD
ahahah fiquo consiglio. Scommetto due pinte di heineken che questo tuo commento indicizzato da google farà più redirect della tua precedente "presa tripolare (che a pensarci aveva anch'essa un che di roba in tema, tipo kamasutra... la-presa-tripolare, sìsì, da l'idea di una roba scomoda ma intrigante :asd:)
RispondiEliminaLa "sindrome da secondo RPG Bioware", l'avevo scordata. Oddio, potresti averci preso. La prova del nove sarà Dragon Age 2
Ehm , però ho trovato diverse recensioni che accusavano la serie di offrire dialoghi dove è presente solo il "tono" della frase e non il senso compiuto, dando vita a diversi equivoci.
RispondiEliminaIeri volevo aiutare un tizio che desiderava ardentemente un oggetto; quando sono andato a offriglielo è scattato un meccanismo incontrollabile; il mio Shepart è diventato uno stronzo arrogante che neanche i truffatori del pacco e controppaccotto del mattone quando provi a sollevare qualche dubbio sul conteuto incartato che cercano di rifilarti. Mi sono sentito in colpa non per il gesto, non l'avrei mai compiuto in quel contesto di gioco, ma per il fatto di essere a mia volta una vittima della follia del mio PG.
O come quando ho letto "sponsorizza" in un negozio e pigiandoci sopra immaginando qualcosa del tipo "ne parlerà bene con qualcuno, se capiterà l’occasione", sono rimasto basito quando il deficiente si è messo a registrare una pubblicità al microfono con tanto di gingle. Il salvatore dell’universo, mica niente. Non bastasse dire "qui ci compro io" a mo’ di Mastrotta con i materassi, rientra pure fra i comportamenti da eroe… con affetto, ma qui ci sta proprio un bel baffanculo!!! che cazzo di doccia fredda è mentre stai immerso 2nel ruolo"? ^^'
Insomma non è che poi non ci abbia preso col discorso fatto sopra, sindrome da rigetto o meno; al massimo ho scoperto l'acqua calda. Per fortuna tutto scorre che una meraviglia e si riesce a passare agevolmente sopra la questione. Resta il fatto che Dragon Age è piùmigliore come struttura basilare, anni luce avanti riguardo le meccaniche d’interazione verbale (pur con limiti che se non sbaglio avevo avuto modo di segnalare). Forse non si può avere tutto, peccato.
Come lessi da qualche parte, sono "critiche negative" che nascono dal pizzico di delusione e non da un eventuale disprezzo. Mi sta piacendo assai, lo porterò in fondo volgioso e pieno di attenzioni.
Ma guarda che alle volte le linee di dialogo del nostro pg quando scegliamo una risposta non siano quelle che ci aspettiamo e' vero, me lo ricordo anch'io dal primo: devo dire che io tutto sommato preferisco cosi', magari sbottare un attimo ma avere dialoghi un filo meno scontati rispetto a scelte scritte per esteso che tanto non sono comunque quello che diresti tu di preciso in quella situazione e con quei superpoteri; paradossalmente per te, io lo trovo anche piu' "giocare di ruolo" nel senso piu' classicista del termine, dei GDR cartacei, ovvero recitare in un ruolo che non e' necessariamente il nostro.
RispondiEliminaDetto tutto questo, il fatto che la struttura legnosetta venga a galla dove poche scelte sono veramente rilevanti, i combattimenti sono ok ma non tengono il passo dei migliori titoli action, e quasi si intravedono i binari della trama con immancabile colpo di scena che la prima volta ci lascia di sasso ma alla seconda pare telefonato, sono elementi che riconduco alla mia tesi xD
Mi sono accorto di avere un'idea precisa sulla questione dell'attore nel fantasy, però prima che la proponessi non l'avevo pensata in quei termini. Un ruolo che non ti appartiene perché alla fine si tratta di recitare: ottimo spunto, condivisibile anche se a sua volta "interpretabile".
RispondiEliminaNel giocato sono un dannato egocentrico, perché qualsiasi ruolo pretendo d'interpretarlo secondo "me" in un determinato contesto. Sono più Master di me medesimo che PG co-protagonista di un sistema. A capo di un'astronave o nei panni dell'ultimo dei roditori in Rattolandia, sarebbe sempre la mia indole a dover venire fuori in quel contesto,per quanto permesso.
La versione dell'attore che recita un copione "altrui" la reggo bene solo dove prestabilito e dove in fondo più che recitare un ruolo si conduce un mezzo bipede verso la meta. In quel caso non mi sento Nathan Drake e non pretendo d'immaginare una delle mie proiezioni vestite di quel ruolo; al massimo richiedo coerenza, ma è un altro discorso.
Nel caso specifico di Shepard mi sembra che si viaggi nel mezzo, quindi diciamo che mi lamento di quel 50% dove posso metter bocca.
Le cose sono due: o hanno sbagliato a lasciare aperte determinate possibilità facendo scattare l'equivoco riguardo la libertà di vivere in modi diversi una situazione che non può che essere sempre la stessa. O è una scelta giusta, ma realizzata male con un risultato non così positivo come previsto in sede di progettazione.
è come se ti chiedessero d'improvvisare, ma poi dopo ogni battuta verresti interrotto dal direttore di sala che t'imporrebbe ora di essere più incisivo, ora più trasandato e così via. O mi dai un copione intoccabile e io decido se traghettare il personaggio da un punto all'altro secondo quella rotta stabilita oppure se mi lasci fare, permettimi di essere coerente il tanto da illudermi di poter scegliere. Se mi metti una ruota con tre possibilità e poi a prescindere fai dire al personaggio quel che ti pare, meh c'è qualcosa che non va ^^
Giusto per cianciare, perché ripeto anche l'interpretazione dell'interpretazione di un ruolo è interpretabile ^^' Non vedo una risposta valida in assoluto considerando che si tratta di giochi dove ci metti mano da solo e svolgi come meglio credi.
(Scendo dal mio scranno di esule per postare un rapido commento.)
RispondiEliminaIl sistema di combattimento di ME2 –che governa un'attività quantomeno centrale– non è affatto brillante; direi anzi che è esempio dei mediocri risultati prodotti dall'infatuazione per i cover system non dinamici. Questo, unito ad altre inaccortezze, è ampiamente sufficiente a frustrare le sue aspirazioni di "eccellenza"–nella mia metrica, almeno.
Alcune note ironiche a margine: la gestione dell'allineamento voleva originariamente proporre qualcosa di diverso dal solito giocattolo manicheista che ormai implementano anche nei puzzle game, sfortunatamente hanno fallito in maniera a tratti tragicomica; il minigioco dell'estrazione mineraria deve essere stato progettato da una mente con una concezione aliena di piacere, o il cui sistema mesolimbico sia stato gravemente alterato da qualche infelice trascorso personale o genetico; infine (WARNING meme ahead), I AM COMMANDER SHEPARD AND THIS IS MY FAVORITE STORE ON THE CITADEL.
Hai ragione, i pianeti come mere palle di terra senza la superficie transitabile sono IL male della fantascienza video giocosa, e non solo. Quando si parla di viaggi spaziali è normale che arrivati a ridosso di una massa solida, entrare nell’atmosfera, atterrare e scoprirne forma e sostanza sia un’esigenza che VA soddisfatta. Oltretutto in ME2 non è neanche una questione di carenza d’idee considerando i dettagli maniacali che troviamo nelle descrizioni e neanche tecnologica come potevano averla nella cinematografia i pionieri dello spazio finto in Star Trek, che pur scendevano. Al limite, se l’operazione non rientrava nei tempi di sviluppo, avrebbero potuto costruire un sistema per distribuire successivamente le superfici da visitare come contenuti aggiuntivi. I milioni avrebbero fatto, i milioni.
RispondiEliminaPer l'episiodio che ha alterato i sensi dello sviluppatore: potrebbe aver perso le chiavi in spiaggia e dopo l’acquisto di un metal detector, essere entrato nel vortice ossessivo compulsivo del setaccio. Gli appassionati della batea tecnologica sono uno sproposito :O
I AM COMMANDER SHEPARD AND THIS IS MY FAVORITE STORE ON THE CITADEL
ahahahaha fuori dal gioco fa ancora più impressione. Non ci sono più gli eroi di una volta. Svendere la propria dignità per uno sconto :O Abbattetelo!
I protagonisti bot sono sicuramente ben caratterizzati, curati nell’aspetto e con una personalità riconoscibile. Di contro nell’interazione con l’avatar dell’utente e quindi con l’utente stesso, si ottiene un contatto così asettico e distante, che difficilmente si percepiscono come esseri viventi credibili. In questo calderone dove viene cucinata la brodaglia dell’artificiale perfezione, è stata la banale normalità della vita quotidiana a migliorare la mia percezione. E solo in quel caso ho provato trasporto o meglio, una piccola serie di sensazioni che testimoniano l’esistenza, la presenza di un’essenza, soprattutto vulnerabile quindi "vera".
RispondiEliminaA un certo punto si accede a una banca dati con le intercettazioni sulle attività della nostra squadra (violazione della privacy), scambi di messaggi, ricerche internet, conversazioni carpite dai terminali video. Dentro c’è di tutto, come le aspirazioni che si possono ricavare leggendo un test sulla fertilità o la ricerca web di un antisettico che delimiti l’infezione in caso di rapporto sessuale con una specie diversa e pregna di batteri come la nostra*. Scoprire per vie traverse una vita al di fuori del contatto diretto fra utente e bot, soprattutto così intima da provocare persino un certo imbarazzo per l’approccio voyeuristico nell’acquisizione delle informazioni, si può considerare un deciso passo avanti nella qualità del rapporto, anche perché come premesso, il contatto diretto è piuttosto formale, schematico, blando, di routine, di molto inferiore a ciò che promette in potenziale l’apparenza e la sostanza degli automi digitali.
Un piccolo guizzo in un mare di piatto blockbuster, con accezione positiva (popolarità, fama) e negativa (attenuazione dei contenuti, diluizione per una maggiore diffusione) che si porta appresso questo genere di contenuti.
*(di conseguenza si può intuire che qualcuno c’abbia provato con l’aliena insaccata… a proposito di privacy violata e rapporti improbi xD)
nel frattempo, in un antro oscuro della Cittadella...
RispondiEliminaEppure avrei detto che max l'avrebbe preso con un po' più di entusiasmo. E' evidente che di robba spazziale tipo battlestar galactica non ci capisco molto xD
RispondiEliminaPerò almeno con Heavy Rain mi sembra di averci preso :O
Battlestar Galactica non è una gomma da masticare alla fragola come Star Wars, sparano molto meno e parlano di più, o dicono cose molto più articolate, sensate, degne ^^ Il comandante Adamo mica si dimena come un imbecille nella pista da ballo, ma nelle poche occasioni che si lascia andare alla vita mondana va di valzer. Un umano nello spazio, non un mega-cacciatore mega-armato soldato dell'universo; in BG son forti dentro :sìsì:
RispondiEliminaComunque è tutta colpa di DAO perché è troppo piùbellissimo e trovare uno schema simile che non arriva alla stessa quantità di coinvolgimento, mostra le cose peggiori di quanto siano in realtà. Ci metto dentro anche il fatto che io sono sempre mago, mago sempre, e aver scelto il ruolo totalmente armato in ME (il corrispettivo del guerriero cappa e spada) può avere influito in negativo. Solo che i poteri Jedi sono appunto di SW e SW, a parte l'aMMore nostalgico per gli antichi episodi, come saga non mi ha dato - detto - niente di memorabile.
Lo dico per giustificare le lagne che ho riportato, perché lo sto ancora giocando e lo porterò alla fine e sicuramente prenderò il terzo episodio questo Natale. Ma difficilmente mi sbatterò per platinarlo come è stato per DAO. Lo gioco come d'altronde ho guardato SW. Bisogna pur mandar giù qualcosa di commestibile :sìsì:
Per HR ci hai preso, sono tutto un rossore imbarazzato quando penso di averlo affossato in modo maldestro. Attenzione non che adesso lo ami, però la stima di circostanza la merita(va).
@Koji bella sigla sì, fa molto Big Bang Theory, il che è cosa buona e giusta.
Finito. L'impressione è che sarebbero bastate cinque ore di gioco, con l'ottimo prologo, l'epilogo e qualche missione sui compagni di viaggio (due o quattro volendo esagerare). Il resto serve da riempitivo e purtroppo secondo me non si avvicina minimamente a quel collante che dovrebbe servire per cementare i rapporti o assimilare l'ambientazione e provare empatia per ciò che vi accade: per il primo scopo, i compagni non parlano/interaggiscono quasi mai quindi è come essere da soli, anzi peggio perché a volte lo fanno in quella modalità ripetitiva bot, con frasi prive di mordente (quando non proprio le stesse) che allontana ancor di più. E per la seconda con missioni che sono non altro che un ignorantissimo 'mazzamazza continuo, diventa arduo familiarizzare con l'universo offerto, percepito come un insieme di muretti a secco tecnologici, piuttosto che un luogo in cui immaginare di vivere.
RispondiEliminaPenso che i pareri positivi (addiritura gioco del decennio oneone) nascano dalle tre fasi riportate sopra, ma appunto dovevano essere solo quelle, perché se è vero che le buone ne accrescono il valore, per onesta di critica e logica, quelle più scarse (cioè il 70% del resto) dovrebbero sminuirlo, abbassando di molto la media. Un videogioco da inserire nella lista delle giocate degne, ma sotto la voce di quelle paracule, perché la trilogia esiste solo per la diluizione forzata dei contenuti: insomma la trilogia di ME in realtà la vedrei concentrata tutta in una giocata, UN Mass Effect per UN'esperienza massima di una quindicina di ore. Le basi, il codex, non si discutono, casomai il fatto di voler essere una mucca spaziale sforna soldi. Insomma iin un mondo ideale sarebbe stato un gran capolavoro, nel nostro no, è solo uno dei tanti intrattenimenti videogiocosi sparacchini, se lodato a dismisura forse perché - videoludicamente parlando - ambiamo a poco e ci accontentiamo di ciò che passa il convento, perché le esperienze ricavate dai giochini non possono che essere così blande.
Ci sono le premesse per ristampare tutte le copertine. Per me è più semplice. Visto che l'ho preso in D.D., uso la custodia vuota che danno con le carte PSN e lo espongo. Se questi sono i risultati, delegare agli amatori anche lo sviluppo del terzo episodio no eh? xD Almeno dei dialoghi.
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