COS’È
In teoria
Interpretate un uomo dotato di poteri sovrannaturali ottenuti in seguito a un attentato che ha messo a soqquadro la città in cui vive. Potete scegliere se utilizzarli per riportare la situazione sotto controllo o per alimentare il caos.
In pratica
La scelta può essere fatta solo all’inizio perché i poteri del protagonista sono legati all’incremento di una determinata indole. Anche volendo è sconveniente scegliere come comportarsi di volta in volta perché si rischia di disperdere punti esperienza e relative risorse. Se buoni si salverà il malcapitato di turno, in caso contrario si abbandonerà al suo destino, a prescindere. Considerando che alla fine si è obbligati a seguire una determinata strada, il fattore libertà e scelta perdono completamente senso.
COSA SI FA
In teoria
Una serie di missioni principali per scoprire cos’è accaduto, l’origine del caos, da dove venite e dove state andando. Una serie di missioni secondarie per aiutare i malfattori che tormentano i cittadini superstiti o eliminarli per riportare la pace in città.
In pratica
Le missioni principali sono piuttosto lunghe e a loro modo varie nelle situazioni, anche se a conti fatti ci sarà sempre la solita mole considerevole di antagonisti da far fuori, un punto da raggiungere, un quartiere a cui ridar luce e nel mezzo qualcosa da raccogliere. Dopo un numero definito di mazzamazza ecco che arriva l'altrettanto classico scontro con "Il boss".
Le missioni secondarie servono per liberare il territorio dalla fazione opposta. In linea di massima si suddividono fra: scorta/assassinio, recupero/distruzione, corsa a tempo.
Non mancano gli incentivi all’esplorazione (-.-') come raccogliere pezzi utili per incrementare la barra d’energia o le registrazioni audio che raccontano i retroscena della vicenda.
DOVE SI FA
In teoria
Quattro isolotti, una metropoli piuttosto estesa da esplorare in orizzontale e in verticale. Concittadini con cui interagire.
In pratica
Quattro aree tutte uguali, quasi indistinguibili una dall’altra. Le uniche varianti sono le zone legate alla missione principale, ora un palazzo di rottami, ora un agglomerato di container. Un’area sarebbe stata più che sufficiente. Gli abitanti dal canto loro sono mere comparse; plaudono o scappano intimoriti in base al karma del protagonista. Spessissimo crollano a terra in attesa di essere "ricaricati" (guariti) o "drenati" (mandati al creatore). Potrebbero chiederci aiuto in modo casuale, ma è talmente inutile farlo al di fuori delle missioni che ben presto li s’ignora alla grande.
COM’È
In pratica (e basta)
Tecnicamente tutto funge (si parla della versione digitale venduta tramite PSN e installata completamente su HDD). Il gioco è veloce sia nell’esecuzione che nei caricamenti nascosti (compresi quelli post dipartita e recupero da checkpoint vicinissimi fra loro). Il protagonista si attacca automaticamente a qualsiasi cosa, il che rende molto facile muoversi che si tratti di scalare strutture di qualsiasi genere o viaggiare per la città su "rotaie" sparse per tutto il territorio.
Il gioco in se è un continuo avanzare per inerzia, che tradotto significa andare avanti di richiesta in richiesta, quindi passare il tempo divergendo dalla realtà senza troppa convinzione. A parte casi sporadici le missioni viaggiano sempre a ridosso del discreto, scendendo più in basso nelle secondarie, salendo di una tacca per quelle che potremmo considerare di fine stage. Si va avanti combattendo nel solito modo nonostante l’assenza di armi da fuoco convenzionali: mirare in fretta, bene e recuperare le munizioni necessarie (in questo caso energia dalle fonti elettriche sparse nelle vicinanze). Niente di più niente di meno; in pratica, nonostante l'interazione con un personaggio così originale, potrebbe tranquillamente rientrare nella schiera dei vari mazzamazza che ha sfornato la next-gen(?).
In sintesi, inFamous ha la bontà di un lampione: nel buio che intercorre fra un’uscita videoludica memorabile e l’altra è in grado far proseguire il cammino del giocatore senza particolari pretese (reciproche), ma quando arriva l’alba e fa capolino un titolo realmente degno, la sua funzione scompare.
Rispolvero il post con la bozza d’opinione su un vecchio titolo tornato d’attualità grazie alla promozione del Welcome Back e l’imminente uscita del secondo episodio per due accenni se vi capita di provarlo o magari aprite direttamente un nuovo post.
RispondiEliminaFra l’altro ho iniziato un secondo giro con la blanda scusa di raccogliere qualche trofeo legato all’indole malvagia che avevo mancato durante il primo (o sei buono o sei cattivo) e ci sono rimasto invischiato al punto che nel primo tratto di weekend non ho toccato altro.
Rileggendo le due righe scritte qualche mese fa mi sono accorto che potrei essere stato troppo severo, nel senso che ho trascurato più del necessario il fatto che si tratta di un gioco in grado di tenerti dentro per delle ore, in qualche modo diverte, il controllo del personaggio ottimo come lo sono alcune missioni.
Confermo quanto ho scritto anche se andrebbero aggiunte delle piccole note positive per compensare. Si viaggia nella categoria JustCauseII-Batman-Borderlands per citare tre titoli che ritengo degni di essere giocati, ma come dire, non da ficcare dentro la navetta che potrebbe portare in salvo le opere videoludiche più eccellenti.
Il leggero cambio d’opinione potrebbe essere causato dall’interpretazione della versione malvagia che diverte più della via immacolata (o comunque richiede parecchi sbattimenti in meno) oppure più probabilmente aver giocato la demo di infamous 2 che per me - a pelle - offre un prodotto peggiore. Più bruttarello a partire dall’aspetto giocattolo-plasticoso della nuova grafica, all’inquadratura che mi è sembrata più ravvicinata al PG quindi meno ampia (una sensazione che se confermata cozza con l’esigenza di muoversi in ampie superfici), per finire con i poteri che possono essere intesi come un miglioramento (sollevare le robe e sbatterle in giro mi è sembrato divertente) ma a livello visivo sono un pugno di luce che ti massacra le pupille ogni volta che li azioni, al punto che andrà a giocarsi il rischio epilessia con Wipeout.
(anche vero che infamone uno lo trovai insopportabile a partire dalla demo, quindi è un'ipotesi/parere che lascia il tempo che trova)