venerdì 16 luglio 2010

[I Bellerrimi] Toy Story 3(D) - La grande fuga


L’ho visto oggi al cinema. Provo a scrivere due righe a caldo ed esprimere un parere strettamente personale.

Pixar sempre grandiosa a partire dal favoloso nuovo corto che anticipa il film, fino ai titoli di coda. Spettacolari le scene d’azione messe in atto dai giocattoli che raggiungono le solite vette d’eccellenza dal lato della caratterizzazione, con in più un deciso passo avanti riguardo la verosimiglianza dei personaggi umani animati. Insomma una Pixar da ammirare e applaudire perché capace di migliorarsi ad ogni uscita e di non deludere mai. Almeno dal lato tecnico e prettamente legato alla meraviglia che si può provare durante la visione dei suoi lavori.

Sul film in quanto "opera cinematografica" invece qualche disappunto si può riportare; due per la precisione.
Il primo sulla trama poco incisiva, ormai abusata considerando che siamo al terzo giro in sella al tema legato all’abbandono, volontario o accidentale che sia. Un timore da parte dei protagonisti trattato in ogni forma durante le due precedenti edizioni; ripartire nuovamente battendo quel tasto smorza un po' la sorpresa che di solito nella visione di un film Pixar è parte integrante del piacere. In pratica non ha (quasi) niente da raccontare e la sua presenza è utile solo per unire le varie (ottime) scene d’azione, (divertenti) gag e… (ahimè) atti di vero "dramma" (tutto rigorosamente virgolettato).

Già, dramma. Un aspetto presente e base del secondo appunto che intendo muovere al film, in particolare ai cattivoni di turno che ho trovato esageratamente cupi e spigolosi, realmente maligni, il che li porta ad inscenare situazioni troppo amare e inquietanti. Almeno per chi è abituato alle versioni Pixar scherzose, spesso autoironiche, solari anche quando si tratta di elementi che fanno parte della tempesta. La sensazione che ho avuto è quella di una precisa scelta atta a calcare la mano a tutti i costi, cioè mostrare di essere in grado di ricreare situazioni cupe, "toccanti". E in effetti si può dire che l’operazione sia perlopiù riuscita. Ma anche che sono andati troppo oltre, al punto che neanche le varie quanto brillanti gag finali - quelle scene che potremmo considerare d’alleggerimento - sono riuscite a scacciare del tutto il lato oscuro, scomodato a mio modo di vedere in maniera inopportuna.

Passando ad altro, il film è trasmesso in 3D, perciò una nota in proposito è d’obbligo. In generale il nuovo sistema tridimensionale lo considero un ottimo effetto speciale in grado di stupire, di produrre meraviglia, ma allo stesso tempo solo un accessorio e non un elemento che rende significativamente migliori le opere dove è utilizzato. Non è un passo avanti che aiuta la manifestazione dell’irreale come lo è stato per le varie evoluzioni dell’audio, insomma non rende più credibile e immersiva l’esperienza. Almeno non nel modo in cui viene utilizzato oggi e non per l’intera durata di una normale pellicola (infatti nel corto "mirato" che precede Toy Story, eccelle senza dubbio). Se a ciò aggiungiamo gli occhialetti come strumento invasivo difficile da ignorare durante la discesa nella sospensione dell’incredulità, si può dire che il 3D sia ottimo per evidenziare alcuni particolari, funzionale in alcuni frangenti, ma niente d’irrinunciabile, soprattutto perché l’artificiosità di fondo è troppo evidente. Non è un ambiente 3D in cui perdersi, ma un ambiente taroccato per sembrare tale. E ciò si avverte in continuazione, non è una sensazione che scompare, anzi.
Nel caso specifico di Toy Story – trattandosi di un’animazione dove l’effetto artificiale riportato viene meno - è applicato abbastanza bene, pur rendendo al meglio solo in determinati momenti, mentre in tutti gli altri rischia di essere un elemento di disturbo che distorce sia la visione sia i ricordi che ne susseguono (infatti rievocando il film, la memoria me lo restituisce in 3D tarocco, come aver guardato attraverso un periscopio o un fondo di bottiglia e ciò non è bello :nono:)

Nel complesso la visione al cinema di Toy Story 3(D) è un ottimo momento di svago, uno "spettacolo" a cui fa piacere assistere, ancor meglio se diventa parte di una gradevole serata estiva. Come possono esserlo i fuochi d'artificio. Da questo punto di vista lo consiglierei senza pensarci su più di tanto. Mentre sull’invitare qualcuno a vederlo perché si tratta di un elemento imprescindibile della cinematografia, avrei parecchie remore.

4 commenti:

  1. Piu' o meno stesso identico parere. Tecnicamente Pixar sta davanti a tutti non ce n'e', mi permetto anche di fare un po' il ganassa dicendo che avendo io una vaga idea di cosa voglia dire lavorare sull'animazione 3D non posso che rimanere basito di fronte al livello che raggiungono questi, sia in termini di messa in scena che di animazione.

    Sullo script, pure che io vidi il primo un milione di anni fa, saltai il secondo e quindi sono arrivato un po' piu' "fresco" al terzo, non ho potuto che constatare amaramente come pure Pixar abbia ceduto al darkettume imperante, e pure nel film estivo. Capisco benissimo le parole di Maxli', c'e' una fase cosi' cupa che poi la risoluzione buonista sembra proprio fuori posto. E a me non e' neanche piaciuto granche' il corto all'inizio xD Mah, sta Pixar che vuole fare i film "a piu' livelli di lettura" gli e' riuscito alla grande con Gli Incredibili, ma poi si e' un po' persa per strada.

    Ultima nota: anch'io l'ho visto in 3D, ma gia' non mi sta molto simpatico, in piu' era in un cinema scrauso quindi notavi solo il fastidio degli occhialini e basta. Decisamente la peggior implementazione che ho visto fin'ora, e non e' che le altre mi abbiano fatto saltare sulla sedia; da quello che ho sentito l'unico film che valeva la pena vedere in 3D era Avatar, ma io l'ho sapientemente evitato.

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  2. Koji siamo d’accordo anche sul corto ^^ L’ho vantato per l’idea di fondo, soprattutto immaginando il lavoro che c’è voluto per riprodurre una scenetta d’azione così complessa.
    Nella mia personale classifica di gradimento sta in fondo alla lista, sotto robe figherrime come gli uccelletti spennati o quello che hai linkato tempo fa. Preferisco di gran lunga i corti che vantano animazioni con qualità "espressive" piuttosto che "dinamiche".

    Riguardo le opinioni su Toy Story, leggendo in giro mi sembra che la versione compiaciuta sia la più quotata e tale a causa dell’effetto nostalgia. Come dicevi anche tu, si parla di quindici anni dal primo, quindi tanti ex-bimbi in fase rievocativa e in qualche modo nelle condizioni ideali per immedesimarsi nelle vicende del protagonista. Per molti è la sensazione dominate, quella che si portano a casa, quella per cui hanno pagato il biglietto. Alla fine il film poteva essere ben peggiore, ma per chi è l'ha vissuto in quel modo il risultato sarebbe stato lo stesso.
    (personalmente li ho visti entrambi in tempi piuttosto recenti - cinque anni - quel tipo di sensazione non l'avrei comunque potuta provare).

    Per la qualità del 3D anch’io credo di non essere andato nella sala piùmigliore del mondo, anzi. Niente occhialetti autoalimentati, ma fondi di bottiglia plasticosi. Sicuramente ha influito sulla percezione generale dell’effetto speciale, però la sua applicazione secondo me resta discutibile a prescindere. I momenti legati alla messa in luce dei particolari - avvicinati, ingranditi - sono pochissimi e praticamente insignificanti: il cofano del camion dell’immondizia, i tre secondi della fase di volo acrobatico di Woody e… boh, forse la voragine finale, però quella scena avrebbe funzionato a prescindere.
    Ah già, i sottotitoli. Quelli sì che sono magnifici, grandi davanti agli occhi. Si leggevano che una bellezza, anche se il Lightyear ispanico era abbastanza comprensibile anche senza (ma lol che sagoma Buzz… chissà come percepiscono quel tipo d'umorismo gli spagnoli, forse come noi la roba del Luigi italo-americano pizzaiolo?).

    Prima del film ho visto qualche trailer sui prossimi in 3D. I titoli non li ricordo, forse perché non mi hanno colpito e l’idea di andarci perché sono in 3D non mi attizza per niente. Penso che a meno di leggere lodi sperticate per particolari produzioni, nelle prossime sortite al cinema sceglierò le versioni standard.

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  3. io da ora in poi sceglierò versioni standard a prescindere, il 3D è un effetto grafico che rende un film il 7000% più sfocato e ti fa desiderare in maniera sconsiderata la possibilità di poter attivare un filtro anti-aliasing per quanto è sgranato quello che vedi su schermo.

    a parte questo Toy Story è una doppietta di film che mi è sempre piaciuta ma non mi ha mai fatto impazzire, della Pixar ci sono altri lungometraggi che glieli preferisco a mani basse -per quanto comunque sia bello-

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  4. No aspetta, il videogioco dedicato a questo film è figherrimo, mica lo sapevo :O Fasi action d'inseguimento alla Uncharted, platform a modo e un sistema sandbox così pregno da sembrare la base per cui si è deciso di coniare il termine. Tutto in versione giocattolosa, pucciosa chiamatelo come volete, ma chi va a vedere i film Pixar ha poco da fare il puzzonasista per questo aspetto (soprattutto Toy Story). Senza contare i riferimenti a tutto ciò che è Disney. Mangia in testa a prodotti più blasonati come la saga dei Lego. Per bimbi fuori, ma anche tanto per bimbi dentro. Devo scoprire chi ha sviluppato sto Toy Story 3 (PS3, ma credo sia multy( e farci un post :O

    P.S. ah, ok ho controllato Avalanche Studios credo* gli stessi di Just Cause 2, Renegade Ops (questi due li avevo paragonati senza sapere che la fonte era la stessa lol). Nel caso MITIci! E grande mia compatibilità con le robe che sfornano.

    *non ho capito se chi lavora per la Disney e chi su prodotti indipendenti sia lo stesso team o due distinti. Va beh sticazzi, mitici entrambi nel caso ^^'

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