domenica 7 marzo 2010

Bioshock 2 - Tutte le strade portano a Rapture

Un potenziamento grafico sensibile seppur insufficiente a colmare il gap con i migliori risultati del panorama generazionale, un incremento della componente d'azione mediante nemici più numerosi e veloci, una costante configurazione dual wield utile a fluidificare l'alternanza tra armi e plasmidi, uno snellimento della procedura di hacking di torrette e distributori: le novità della campagna in singolo di Bioshock 2 sono presto dette.

Tutto il resto torna identico, anche perchè si fa presto ad accorgersi che la Big Sister è pericolosamente vicina al ruolo di skin alternativa della nota controparte maschile, condividendone le ottuse cariche offensive e la resistenza coriacea, e che un paio di vuoti corridoi addobbati a fondale marino con qualche corallo non costituiscono un cambio d'ambientazione, risultando ludicamente meno significativi degli esterni su suolo marziano di Doom3.

Il risultato è un deja vu dirompente che passa attraverso gli sviluppi stessi di un gameplay ancora bisognoso di almeno tre o quattro ore iniziali di carburazione; per ritrovare la vecchia capacità di lanciare getti di fuoco con la sola imposizione della mano sinistra occorre attraversare tutta un'intera sezione, compito non così entusiasmante quando il level design è più vicino a quello del già citato Doom che a quello di Metroid.

Insieme al ripresentarsi di certe problematiche (a piacere: fisica sporca animazioni e ragdoll grossollani, IA basica, conflitto a fuoco poco strutturato, camere della vita come disequilibrio del coefficiente di sfida, interni ridondanti) anche le nuove ricalibrazioni destano una certa perplessità; l'inedita enfasi sulla frenesia da fps, abbinata alla priorità del brutale sfruttamento del proprio arsenale sulle effettive strategie da action, non fa che rendere più confusionare e farraginose le battaglie, compromettendo parte delle atmosfere oniriche dell'originale oltre che, a tratti, lo stesso framerate.

Una breve sessione di prova del multiplayer ha restituito l'impressione a caldo che, come prevedibile, l'operato umano amplifichi il caos e le difficoltà di decifrazione degli eventi. Il bonus che conferisce i panni di Big Daddy fino all'esaurimento di una ingente barra energetica sembrerebbe condizionare all'eccesso la vittoria di una squadra sull'altra; l'acquisizione delle armi in funzione del proprio bilancio di punti esperienza fa pensare a squilibri di forze in campo a cui porre rimedio solo con la dedizione all'online.

Se si considerava Bioshock come la realizzazione della propria utopia videoludica, le chance che un secondo episodio tanto simile da rasentare il superfluo sia recepito di buon grado non sono trascurabili; se invece già gli si riscontravano difetti di carattere che avrebbero potuto minare un rapporto più prolungato, le nuove bizze action non sono garanzia di un ritorno di fiamma. [6.5 su 10]

8 commenti:

  1. Hai risposto a tutte le domande che ti avrei fatto, multyplayer compreso ^^

    Per ora passo. Se mi capiterà sottomano in qualche cesto... per i trofei *_* Ho visto che ne hai preso parecchi, qualcuno anche in multy se non ho letto male.

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  2. Eggià maxlì, se un po' conosco i tuoi gusti direi che oer ora quella di passare a questa seconda tornata di Bioshock non è una cattiva idea.
    Nel multi ho preso solo i primissimi trofei e non penso di dedicarmici oltre; sinceramente, da quel che ho visto, non mi sentirei certo di esercitare sottili pressioni psicologiche su un altro tawernicolo per convincerlo a partecipare online :D
    Toh, stavolta ci ho aggiunto pure il voto finale, che fa molto mentalità ristretta :p

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  3. Come da commento di due anni fa (qui dentro il tempo non esiste), per me è arrivato il momento della versione ces(t)so.
    C'è bisogno di sottolineare che quanto scritto nella recensione corrisponde a verità vera? Anche no; Peter una ne scrive e una ne azzecca (a parte quando parla di Wii che gli scatta l'aMMOre e perde lucidità xD). In Bio2 si avanza per inerzia, a dirla tutta senza sforzo attraverso un corridoio in discesa; una volta compiuti i primi passi si attraversa in modo continuativo. Però che due gran palle due. Davvero. Non sono questi "i" videogiochi. Qui siamo di fronte a un mero software di sparare, di sfruttare ambientazioni esistenti, il solito risultato di un sistema che tenta di espandere l'effetto placebo della prima portata offrendone una simile attraverso gli avanzi. Riciclo di cibarie, a suo tempo esaltate nel gusto dalla fame, quindi in parte sopravalutate già in partenza. Durante questi esperimenti il risultato è sempre altalenante, si va dal riuscito timballo quando si mettono le mani in pasta dentro prodotti densi di cicciosi carboidrati energetici che basano il piacere più sulla quantità che sulla qualità della singola forchettata (vedi prossimo Borderlands), al più gretto 4 saltinpadella che tenta di comporre del commestibile mettendo insieme un'accozzaglia di sapori "sofisticati" offerti da verdure soffritte mescolate a tranci di suino; in questo caso (e in quello di BIO2) inutile precisare che oltre all'ovvio sapore stantio a causa d'ingredienti surgelati, c'è anche l'effetto discontinuo della porzione che può offrire un pizzico di gusto in più quando nella stessa dentata macini ingredienti a base di carne, meno e quasi vicino al disgusto quando a tiro arriva un'intera serie di broccoli. Detta come mangio, Bio2 è il classico gioco che se non esistesse non mancherebbe a nessuno.

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  4. Iniziamo col riportare le date:
    2010, primo contatto attraverso il racconto della partita di Peter (che mi conosce e sapeva che avrei fatto bene a passare in quel momento, infatti...)
    2012, primo contatto diretto e testimonianza qua sopra. Tra un delirio e l'altro denunciavo fastidio per un sistema non gentile nell'approccio, detto meglio nel post: "per ritrovare la vecchia capacità di lanciare getti di fuoco con la sola imposizione della mano sinistra occorre attraversare tutta un'intera sezione. Una volta ripresa dimestichezza, se ancora si ha la forza di proseguire, si avanza con discreta scioltezza. Io a suo tempo non trovai 'sta scioltezza e mollai.
    2013, sull'onda emotiva della partita a Bioshock Infinite, l'ho rimesso dentro la console e da circa metà che l'avevo lasciato, l'ho portato a termine. Una volta rassegnato all'uccisione del solito trilione di nemici esaltati, devo ammettere che mi sono divertito, forse meglio dire "intrattenuto". Ambiente da esplorare e spulciare, pieno di cosette da osservare e ascoltare, qualche piccola sfida data dai nemici più grossi nonostante il fascino reverenziale esercitato dallo scafandrato originale sia stato completamente lavato via, quel misto di timore e certezza di morire di morte brutta brutta se approcciato violentemente, quel Davide contro Golia bellissimo.

    Il resto, come già accennato l'anno scorso durante la prima metà (solo un anno per finirlo lol), l'ha detto un gran bene Peter nel post.
    Che tra l'altro ha azzeccato anche il discorso fatto sul multiplayer. Ho provato da solo nei giorni scorsi e poco fa insieme. In sintesi, caos e disparità tra livelli dei giocatori (dopo il ventesimo, circa, armi e plasmidi troppo piùmigliori) e il Jolly Big Daddy che avvantaggia senza virtù la squadra che lo trova. Giocarci è utile per accumulare trofei perché altre motivazioni non le trovo.
    A proposito di trofei, fastidio extra per la "camera della vita" che non ho utilizzato, ma non ottenuto perché mi è parso di capire che avrei dovuto disabilitarla dalle opzioni. E classica rabbia per la mancanza di un NewGame+, soprattutto perché i trofei più tosti sono affidati all'accumulo per tutta la durata del gioco e si finisce per mancare le coppette solo per un diario o un dannato nemico non scannerizato (ovviamente tra i primi, quelli che non compaiono più). Che si possa recuperare qualche statistica via DLC? M'informo.

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    1. P.S. che poi rileggendo ora, non ho capito se Peter mi diceva di "passare" (come l'ho inteso io), nel senso di lasciar perdere o di passarci sopra in quel momento, nel senso di giocarlo :asd: Va beh, sempre "passato" è "passato", prima o dopo, l'importante è che le jeux sont fait :sisi:

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    2. No, dai, il senso era chiaro xD
      Bio2 era una digressione shooter dell'originale, anche piacevole e migliorativa nel tweakare\remixare\intensificare la parte action, ma rispetto all'originale l'esperienza nel complesso non andava da nessuna parte; per cui immaginavo l'avresti potuto sorvolare agevolmente.
      Il multi rispolverato ieri invece è proprio lercio :asd:

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    3. Lercio è lercio, ma almeno qualcosa a livello di risultati la stavi ottenendo. Avevo dieci livelli più di te e arrivavo costantemente ultimo. Ho provato a starti dietro, ma sgusciavi via come 'n'anguilla e dopo il secondo angolo già ti avevo perso. Odio profondo per la tua bravura in queste situazioni caotiche a prescindere :rotfl:

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    4. Gente che oneshotta con un singolo colpo di plasmide, costume sgravissimo da Big Daddy sempre addosso ai suddetti livellatissimi dell'altra squadra (ricodo che ai tempi in una delle primissime partite l'avevo beccato per puro caso, si fanno un botto di kill senza sforzo), gioco che gira a 15 fps (con artefatti preoccupantissimi a bordo schermo), fisica\puntamento\leggibilità oscene :sisi:
      Il fatto è che per essere competitivi bisogna abituarsi al lerciume, level-upparsi e conoscere la posizione del costume suppappaua, di certo non ci sono le basi tecniche per una questione di skill vera e propria.

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