domenica 25 maggio 2008

[I Bellerrimi] Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

Esagerato. E' questo l'aggettivo che meglio connota l'ultima avventura dell'ormai attempato archeologo; quasi si potrebbe ribattezzarlo "Indiana Jones: Extreme", per la quantità di situazioni incredibili e pirotecniche di cui è infarcito. Una successione di attrazioni da luna park fuori parametro, un cartone animato con protagonisti in carne ed ossa e dettaglio mozzafiato. Non c'è scena d'azione che non sia forte di qualche soluzione ad effetto o spericolatezza (per la gioia della controfigura del buon Harrison Ford, il cui carico di lavoro è alleggerito dal ruolo del nuovo acquisto Shia LaBeouf), quasi ad esorcizzare gli acciacchi della vecchiaia che la serie, il personaggio e l'attore protagonista si portano addosso.
Il resto è fatto dall'autoreferenzialità, con svariate strizzate d'occhio al passato - immaginario, oggettistica, situazioni, battute, espressioni - che non mancheranno di titillare la memoria dell'appassionato senza mai disorientare il novizio.
E' pur vero che l'organo eccessivamente stimolato diventi insensibile, che Spielberg abbia in effetti calcato la mano con i fuochi d'artificio, che questa quarta iterazione risulti superflua rispetto alla trilogia classica, ma il giocattolone cinematografico, facendo leva sul senso d'avventura e meraviglia, riesce ancora una volta nell'intento di divertire spassionatamente qualsiasi bambino dai tre ai cento anni. [xPeter]

11 commenti:

  1. Ooooh, finalmente qualcuno che ne parla bene, ne sono lieto.

    Non l'ho ancora visto, ma posso azzardare ad intuito che concorderò con la tua analisi.

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  2. ricopio qua di seguito il mio commento fatto in altra sede:

    "Indy é tornato!", l'ho ripetuto per 124', questo il mio pomeriggio di ieri.
    Questo film riesce nell'impresa titanica nell'essere fedele a sé stesso e contemporaneamente non risultare anacronistico, cosa non successa in quasi nessuno dei seguiti fuori tempo massimo usciti negli ultimi anni. Situazioni assurde, dialoghi geniali, azione improbabile: tutto quello che dovrebbe esserci in un film di Indiana Jones qua c'è. Un paio di scene mi han lasciato inizialmente dubbioso ma, ripensando agli altri capitoli della saga, mi sono reso conto che sono molto meno fuori posto di ciò che potrebbe sembrare inizialmente, hanno solo bisogno di essere assorbite da una visione maggiormente slegata dai ricordi. Belle le continue citazioni dei precedenti episodi, ottimi i dialoghi, bravo il cast. Come note negative non posso che confermare anch'io il doppiaggio della Blancett e la colonna sonora un pò sottotono che si risolleva solo nella riproposizione del tema classico.
    A differenza di quanto espresso da altri a me è piaciuto il personaggio di Shia LaBeouf, caratterizzato da[spoiler]un'irruenza tipicamente giovanile ma già avente lo stesso carattere del padre, dalla mania di giochicchiare con il coltello e da quella di pettinarsi in continuazione[/spoiler]inoltre trovo che rispecchi a pieno la sua epoca, che non è più quella di Indiana Jones ma sucessiva.
    Nota positiva per la regia di Spielberg: questo film è suo al 200% e si vede lontano un miglio. Nonostante, forse, si vedano tracce di altre sue opere (è incredibile quante citazioni ci siano qua dentro) riesce conmunque a renderlo Indiana Jones al 100%, almeno dal mio punto di vista.

    Indy é tornato.

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  3. Visto al primo giorno di uscita, Indy è stata un'esperienza temuta all'inizio, ma soddisfacente alla fine..
    Un film così leggero, divertito e divertente non si vedeva da parecchio, nonostante l' "anzianità" del cast (ad eccezione della Blachett e di LeBeouf)..

    "wow!" è stato tutto ciò che sono riuscito a dire per una buona mezz'ora dopo la visione...

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  4. ah, c'è anche nera in versione "vampire killer" XD

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  5. Koji, a quel prezzo devono anche allegarci dieci giorni dieci full immersion di tutorial (bambola sadomaso compresa :O). Voglio tornare a casa e raggiungere il terzo piano di balcone in balcone (poi sono i videogiochi che fanno male alla salute xD).

    Rivedendo la trilogia su rai2, a freddo, qualcosa da ridire la si trova sempre. Bisogna solo spegnere il cervello e goderselo: molti film danno il massimo solo in questo modo. Da ciò che leggo immagino sia così anche per il quarto capitolo (che dovevo andare a vedere, ma che come sempre tra un imprevisto e l'altro ho rimandato a data da destinarsi -.-")

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  6. Non so dirmi altrettanto entusiasta del film. Anche accettando la cifra stilistica dell'esagerazione (che ha il suo vertice nel frigorifero piombato, ma anche le formiche giganti non scherzano), il film non sembra avere una sceneggiatura calzante. Un problema che avevo già riscontrato ne la Crociata (il più debole della trilogia originale, anche se il mago Connery ha convinto tutti del contrario). Indy viene coinvolto nella vicenda in modo farraginoso; i duetti con "Mutt", specie in perù sono lenti e opachi. Nonostante gli accenni iniziali al "pericolo rosso", la bella Cate è un po' sprecata, la Spalko è un personaggio più bidimensionale di quanto non fosse la Dr. Schneider... E Indy poteva almeno tentarci un flirt: La differenza d'età non trattenne l'arzillo genitore. Ma ha prevalso la riconciliazione con la Allen, che però a parte l'happy end si rivela un altro comprimario moscio. Come il doppiogiochista d'altronde. Indy si trascina dietro questa congrega di tizi che non funziona affatto.

    Ci sono anche delle cose buone nel film, a qualcuna ottima. Ottimo il fatto che Ford è perfettamente in parte, in barba ad ogni critica sull'età (al punto che le sue stesse battute sulla vecchiaia stonano). Ottimo l'inseguimento in motocicletta all'interno del campus. Lodevole l'aver utilizzato un tema come quello degli UFO senza sfociare nel palesemente ridicolo.

    Insomma rivedere Indy nei suoi cenci è stato bello anche se questo minestrone in salsa amarcord è palesemente meno riuscito dei precedenti. Che erano comunque sarabande di esagerazioni ma decisamente meglio orchestrate.

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  7. Occhio che "esagerato" non è da intendersi nell'accezione entusiastica alla Francesco Salvi XD

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  8. Non l'ho inteso in tal modo, infatti. ^_^

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  9. Più di due anni, è anche questo il buono che offre uno spazio come il blog legato all'intrattenimento. Segui le vicende in diretta e successivamente quando ci metti le mani sopra puoi confrontare la tua opinione con le altre. Anche a distanza di parecchio tempo.
    Indy e il teschio magnetico spaziale l'ho visto oggi sulla stessa RAI2 in cui scopro ora ripassai la trilogia a suo tempo.

    In linea di massima fra i pareri espressi mi trovo d'accordo con Gambler, a parte la questione della vecchietà del protagonista che ho trovato assolutamente imbarazzante. Un Ford goffo nelle poche scene che non sono interpretate dalla sua controfigura. Il momento cartina tornasole è l'episiodio in cui l'inutile figlio mostra meravilgia per l'aitante padre - ma non avevi detto di essere solo un professore? il baldanzoso Jones nella posa fiera mostra il fianco proprio al suo decadimento fisico; quando era realmente giovine avrebbe ignorato quel commento non ne avrebbe fatto un vanto tanto plateale e, ripeto, ridicolo.
    Goffa e assolutamente fuori parte anche la presenza femminile. Ci sono dei momenti soprattutto all'inizio dove sembra non sapere neanche dove mettere le mani; una forzatura assurda, un personaggio molto lontano dall'energica ragazza che che dava del filo da torcere al professore. Sarebbe bastata la citazione, magari solo atraverso una fotografia. Insomma le presenze umane e aliene sono un fallimento sotto tutti i punti di vista.
    Il film intrattiene, si guarda fino in fondo, ma non ha niente di mitiKo. Riesce solo a dimostrare che il passato è passato e non può più tornare. Dissepellirlo significa ridar vita a un cadavere, creare uno zombie con tutto ciò che ne consegue. Lo sappiamo bene in quanto videogiocatori. Servono nuove idee, nuovi miti; le pietre miliari al massimo si possono restaurare, non duplicare.

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  10. L'ho rivisto anch'io; un cartone animato con protagonisti in carne ed ossa, confermo.
    Rispetto ai precedenti tre fa discretamente tristezza, diciamolo pure.

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  11. Lo vidi tempo fa in dvd, anche se dopo che tutti se l'erano visto al cinema, dimenticai di lasciare un commento allora. Fondamentalmente gia' alla prima visione mi sono schierato tra le fila dei critici, l'unica cosa che mi ha sorpreso in positivo e' stato il figlio interpretato da Shia La Boeuf che mi aspettavo una menata e invece alla fine era l'unico che dava un po' di ritmo. La femmina poi e' proprio una mummia.
    Segnalo che esiste una puntata cattivissima di South Park dedicata proprio a Indy 4, purtroppo non posso mettere il link diretto perche' qui dall'uk abbiamo il sito merdo di SP :(

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