di VicRattlehead
Avventura esplorativa low-poly dove avremo l’opportunità di
visitare terre sospese nel cielo grazie alla possibilità di trasformarci in un
uccello; con il compito di preservare queste terre che rischiano di sprofondare
nel nulla, la protagonista si avventurerà in luoghi evocativi caratterizzati da
scarsa presenza umana.
Con questo incipit si apre al giocatore un titolo basato
sull’esplorazione e sui ritmi compassati caratterizzato da alcuni “dungeon” con
puzzle ambientali che danno un retrogusto di zeldiana memoria. Sulle prime la
mancanza di indicazioni chiare a schermo può risultare spaesante, procedendo
nel gioco ci si trova invece a giocare un titolo piacevole con ritmo lento che
può non essere adatto a tutti ma è ottimo da giocare in relax tra un titolo più
impegnativo e l’altro.
Seguito a pagamento del titolo gratuito da me giocato e
sviscerato in questa sede (precisamente nelle discussioni di Settembre 2016) dove avevo sottolineato la
vicinanza al vecchio Rick Dangerous sia in termini grafici che di meccaniche e
la presenza di un design che poteva risultare frustrante per i giocatori meno
pazienti; questo secondo capitolo ripropone la medesima formula senza cambiarla
di una virgola, limitandosi ad un upgrade grafico e all’implementazione della
telecamera scorrevole, rendendo gli stanzoni dell’ambientazione più grossi e
caratterizzati da puzzle più complessi. I livelli sono solo cinque ma ci vuole
del tempo per venirne fuori, specialmente se si decide di raccogliere le cinque
gemme nascoste presenti nel gioco.
In fin dei conti non è male, però vi consiglio di dare prima
di tutto un’occhiata al capitolo gratuito e vedere se questo gioco fa per voi e
poi solo eventualmente in un secondo tempo a procedere con l’acquisto di questo
secondo capitolo perché quest’ultimo è a pagamento.
Come per il precedente Baezult anche Super Win the Game è il
seguito a pagamento di un titolo gratuito intitolato You Have to Win the Game
da me giocato a Maggio 2014 e su cui non trascrissi nulla a riguardo perché la
disamina mensile dei giochi giocati a quanto pare l’ho iniziata solamente
l’anno successivo.
Il primo capitolo era un platform retro con lo stile dei
giochi Nes, una struttura in stile metroidvania che si “apriva” mano a mano che
si procedeva nel gioco e la possibilità di raccogliere power-up che sbloccavano
nuove feature, come il doppio salto o la sponda sulle pareti; questo nuovo
capitolo mantiene le stesse meccaniche ma infila livelli separati in un mondo
di gioco in stile Zelda; la cosa purtroppo non evita l’inutile ripetizione di
porzioni di gioco, sia perché il level design non è tarato bene sia perché certi
livelli sono piazzati in punti di raccordo tra aree diverse, rendendo
obbligatorio ripercorrerli ogni volta, creando un tempo morto inutile anche se
solitamente si tratta di livelli brevi.
Anche in questo caso vale lo stesso discorso di Baezult 2,
ovvero che vi conviene prima giocarvi eventualmente il capitolo gratuito e solo
eventualmente passare a questo seguito a pagamento.
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