venerdì 10 maggio 2013

[prima o poi anche noi] Dishonored


Titolo che ha vinto qualsiasi premio della critica puzzonasista nel 2012, l'ho finalmente giocato e finito. Questo gia' dovrebbe dirvi qualcosa.

Il gioco e' un action stealth che ha un padre spirituale in Thief dei Looking Glass, che ricapitandomi tra le mani proprio in questo periodo, e' facile vedere quanta ispirazione ci sia in Dishonored. Con la tecnologia di quasi 15 anni dopo pero' sono arrivate anche delle limature consistenti alla formula, in certi casi nel bene, altri forse piu' discutibili. Giocato da subito alla difficolta' piu' alta possibile ci ho messo 25 ore a finirlo, ottenendo il finale "buono" - e qui mi fermo un attimo per dire che questo post non sara' spoiler free, quindi se proprio avete paura di rovinarvi quel colpo di scena piu' telefonato della mamma che ti chiama quando sei fuori casa giocatevelo anche voi prima di continuare a leggere.
Dunque l'elemento che piu' l'accomuna con il citato Thief e' che e' possibile attraversare tutti i livelli senza essere scoperti e soprattutto senza portare via nessuna vita virtuale: c'e' sempre una soluzione non letale disponibile, anche per i bersagli principali della missione. La differenza tra i due titoli pero' e' che mentre in Thief non uccidere nessuno era solo un achievement fine a se' stesso per il giocatore (almeno a quanto ne so), in Dishonored la nostra clemenza verra' considerata nel decidere il finale. Io, giocando la prima partita "di ruolo" ovvero comportandomi come credo avrei fatto trovandomi davvero nella posizione del protagonista, che per me ha voluto dire evitare di uccidere se possibile fino al suddetto "colpo di scena" e poi scatenare un massacro nelle ultime due missioni, ho ottenuto il "lieto fine": che io sappia i finali sono solo due, quindi o provo un'altra run o mi guardero' il finale alternativo su youtube.
Parlando di missioni, sono nove, tutte piu' o meno hanno qualcosa da dire, anche se ce ne sono di migliori e di peggiori. Il gameplay stealth funziona bene, nel senso che e' ben chiaro quando si e' nascosti e quando no, rendendo il tutto molto preciso e soddisfacente anche se e' chiaro che per ottenere questo risultato l'AI e' tarata per essere "divertente" piu' che "realistica". Quando capita di essere scoperti, il combattimento e' abbastanza fluido da non sembrare un altro gioco solitamente molto piu' brutto, e puo' anche aggiungere quel tot di improvvisazione che non fa sembrare tutto un lasergame, principale problema che ho sempre avuto con tutti gli stealth delle generazioni passate. In questo senso, il protagonista e' fin troppo efficace a uccidere, con un arsenale di mosse che lo rendono letale contro un'intera forza armata: pur partendo subito alla difficolta' piu' alta, mi son trovato a ricaricare piu' spesso per questioni di "eleganza" che di difficolta' vera e propria. D'altra parte, bilanciare la difficolta' in uno stealth dev'essere una cosa ben difficile, dato che in un gioco in cui lo scopo principale e' evitare gli scontri, agire sulla difficolta' degli stessi serve fino a un certo punto. Anche per questo, i mini tutorial che spuntano fuori ogni due passi nelle prime ore di gioco sono a mio modo di vedere superflui e fastidiosi, e fanno rimpiangere la "old school" dove tra te e il gioco c'era solo un manuale di carta.
I livelli sono fatti per "sembrare" grandi, anche se poi le aree di gioco sono relativamente ristrette: la varieta' di approcci tattici comunque non manca, siano diretti, da sotto o da sopra. Caratteristico del gioco invece e' lo stile grafico steampunk e pittorico, che regala dei bei momenti ma purtroppo a volte sembra anche un po' cheap, vedi certe texture slavate e modelli degli NPC riusati alla nausea. Quanto sia intenzionale, quanto dovuto ai limiti tecnici delle console e quanto ai limiti di budget non si puo' stabilire, ma nell'insieme delle cose, il fatto di offrire qualcosa di nuovo e' per me piu' importante di qualche scivolone qua e la' sull'esecuzione. Piuttosto, meno perdonabili sono le vere e proprie cadute di stile, ovvero quell'uno o due casi in cui un elemento stona proprio con quello che ha attorno (vedi tallboy). Venendo al "tono" della direzione artistica, purtroppo anche Dishonored non si distacca dalla moda odierna che tutto dev'essere brutto e cattivo a tutti i costi, anche i personaggi buoni sono cattivi, per esempio i due dottori che fanno ricerca per sconfiggere l'epidemia in corso non si fanno problemi a sacrificare vite umane, ovviamente delle classi sociali povere e sottomesse, per usarle come cavie. Questa peste dai sintomi particolarmente orrorifici viene sempre messa sotto gli occhi, con risultati che a volte risultano ben orchestrati ed altri invece che sfociano nel grottesco.
Cosa gli manca per essere un classico? Beh, fondamentalmente un'AI che possa rendere il gameplay davvero emergente, mentre allo stato attuale delle cose non e' molto diversa da quella dell'antenato Thief. La varieta' di situazioni deriva piu' dalla versatilita' del protagonista che da una vera e propria analisi situazionale, ma essere una macchina ben piu' letale di tutti quelli che lo hanno preceduto e' gia' una gran bel giocare.

7 commenti:

  1. Scrivi degli ottimi resoconti, mi piacerebbe leggerne di più. E poi sì, il fatto che l'hai finito la dice lunga sulla bontà del prodotto, cioè tipo garanzia assoluta :asd:

    Come accennato qua in giro, ho avuto e tratti ho ancora (per via del blando tentativo di platinarlo), le mani in pasta Hitman oltre ad aver recuperato uno slot vagante dell'antico Splinter Cell CT (ora ha la patch che permette di invertire l'asse "Y" nel pad). Insomma, il concetto di "stealth" sommato alla "libertà creativa" permessa per risolvere gli scenari a mo' di puzzle game, mi è ben chiaro, come chiari mi sono i problemi che solitamente impestano il genere di nascondino. Il primo è sicuramente il trial&Error, quel "provo che ti riprovo all'infinito" che in questo caso hai detto legato più a un fatto di godibilità personale che di esigenza. L'hai sofferto comunque? Voglio dire, c'è la possibilità di agire in diretta ottenendo buoni risultati? Sì gode dall'esecuzione in diretta? Come una partita di calcio, un conto e mettere insieme un'azione che, tra le tante, risulta spettacolare nella sua unicità, un conto e provare e riprovare fin quando si ottiene il replay "più migliore" con quel determinato schema in campo. Tutto ciò tenendo in conto che pianificare ed eseguire sono due cose diverse, cioè potrei avere un'idea grandiosa per superare un determinato ostacolo, ma poi rischiare di doverla eseguire trenta volta prima che riesca.
    Lo "stealth" ti fa sentire un po' giocatore e allenatore, o forse meglio l'accostamento col cinema, "regista e attore", spesso persino l'illusione della combo "sceneggiatore, attore" dove hai l'impressione di scrivere la tua storia. Se non ho capito male è questo secondo il caso di Dishonored; non l'ho mai visto neanche in video, ma dopo l'opinione del post lo recupererò quanto prima e non mancherò di cianciarne appena l'avrò tra le mani :sisi:

    RispondiElimina
  2. se vuoi vederti qualcosa che ti faccia salire la scimmia il trailer ufficiale e' molto ben fatto.
    Il trial&error volendo in Dishonored c'e', e ci sono stati oggettivamente dei momenti in cui ho dovuto trovare "la soluzione" della stanza - soprattutto perche' ho il sospetto che quando scatta un allarme, i nemici respawnano all'infinito finche' non viene disinnescato, cosa che per me e' molto fastidiosa - non l'ho messo come difetto perche' non sono stato a verificare per certo. Certe altre volte devo anche dire che e' capitato che il piano fallisse perche' i controlli non si sono comportati alla perfezione (il teletrasporto che non teletrasporta, lo strangolamento che non strangola...) ma sono casi che pur facendosi notare, non incidono sulla piacevolezza complessiva e diciamocelo, sono anche un po' congeniti nel genere.
    La differenza con gli altri stealth comunque e' che una volta usciti allo scoperto il nostro protagonista non si trasforma improvvisamente da assassino leggendario a brocco rimbambito, e le nostre soluzioni offensive rimangono efficaci: niente cose tipo "un colpo di mazza per mettere la guardia ko se sei nascosto, 200 colpi della stessa mazza per metterla ko se la affronti direttamente". Gli avversari sono altrettanto letali, ma sono abbastanza convinto che spammando pozioni di salute e mana (che nei livelli abbondano anche in difficolta' very hard) si potrebbe procedere in "modalita' Uncharted" facendo fuori sommariamente i primi che ti danno le spalle e poi procedendo a cannoni spianati contro la restante resistenza. Sipuo' anche acquistare una skill che combina le due cose, che fa si' che i corpi uccisi vengano disintegrati invece che rimanere in bella vista, cosi' da rendere possibili tattiche di cecchinaggio senza che ai nemici venga nessun sospetto. La "diretta" quindi e' tutta una questione di soddisfazione personale, se ci piace essere un po' macellai puo' essere gratificante anche uscire da un intoppo con qualche ferita ma con la pelle salva, se invece si vuole a tutti i costi salvare anche lo stile qualche reload in piu' appunto bisogna metterlo in conto, che poi non e' neanche una cosa malvagissima perche' come ho detto la difficolta' e' molto blanda - personalmente trovavo anche soddisfacenti uno o due combattimenti "improvvisati", ma ricaricavo quando la situazione andava chiaramente a puttane e mi trovavo mezzo livello contro, anche perche' miravo al finale "low chaos".
    Ora sono indeciso se fare un'altra run per l'altro finale o rigiocarmi Portal 2.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo Koji che ti stai proprio immedesimando nel ruolo del PCista. Il prossimo passo sarà diventare simpatizzante Nintendo, ho notato che è abbastanza in voga tra i più radical chic della razza superiore :sisi:

      Elimina
    2. Mi sono reso conto che il mio imprinting e' pcista :sisi:
      Io ce la metto tutta per simpatizzare Nintendo, ma vedo che uno SNES del terzo millennio proprio non lo vogliono fare :nono:

      Elimina
    3. SNES del terzo millennio≈PS4+WiiU :look:

      Elimina
  3. Forse dovrei anche dire che, a livello di stealth, di solito "il piano" se riesci a pensarlo riesci anche a farlo. Voglio dire che non ci sono quelle situazioni che si trovano nei giochi delle generazioni passate, per cui una strada che sembrerebbe perfettamente legittima in realta' non lo e' perche' c'e' una variabile misteriosa impossibile da prevedere che rovina tutto. Quindi se vuoi un punto in piu' all'improvvisazione, o meglio dire alla pianificazione sensata.

    RispondiElimina
  4. A distanza di mesi rinnovo i complimenti a Koji per il resoconto; ora che ho toccato con mano sono ancor più sentiti. Il gioco è quello. Per gran parte cupo, sporco e cattivo a livello d'ambientazione, tanto che non si capisce perché qualcuno dovrebbe provare piacere nell'attraversarlo. Forse sarebbe bastato cupo e cattivo. Va beh così è, così si prende, a discutere di come sarebbe potuto essere si finisce a propria volta per proporre soluzioni con nuovi problemi.

    Le missioni sono lunghissime. A star dietro agli obiettivi secondari si macinano ore e ore su una sola missione. Su PS3 mi è capitato raramente di dover interrompere a metà una quest per mancanza di tempo, a parte forse qualche ultima missione di qualche gioco di ruolo che comprendeva un boss pesante da mazzolare.

    Purtroppo in questo periodo la forza di una giocata pulita proprio non l'ho; ci provo a restare nascosto finché riesco, poi - problema che sto riscontrando - qualcuno dei cattivoni finisce sempre per sentirmi, molto più spesso di quanto mi veda. Hanno dei timpani fastidiosamente sensibili. Quando mi beccano l'unica soluzione è scappare perché l'orda finisce per sopprimermi e comunque, anche riuscissi a sopraffarli, resterebbe in giro abbastanza casino da rovinare anche i momenti successivi. Vedrò se attivare la skill che polverizza i cadaveri come segnalato nel post.
    Riguardo il giocare di ruolo capisco che sia affascinate, ma non riesco, sia perché l'ambientazione come ho detto mi risulta molto fastidiosa più che coinvolgente, sia perché il mondo è cattivissimo e fare qualcosa che non finisca per danneggiare qualcuno, oltre che controproducente, è quasi impossibile. Non vedo molta scelta. O forse sarebbe proprio questa la forza della giocata, comportarsi bene dove è quasi impossibile, ma sarebbe anche come tentare di lavare il pavimento di un canale di scolo, come lo stealth personalmente uno sbattimento che non mi sento di inscenare. Resta l'impegno per una giocata pulita livello di azioni giocose. Gli strumenti per farlo non mancano, ma come detto anche questo nel post, a volte alcuni comandi non entrano per causa d'input o sbagliato calcolo delle distanze, alcune imprecisioni a cui forse non siamo più abituati (Ubisoft in Far Cry 3 è stata molto più precisa nella programmazione degli ingaggi automatici).

    Più che altro sto trovando difficile trovare la voglia di avviarlo perché, ripeto, il background è tutt'altro che invitante. Anche vero che una volta dentro, tra l'inseguimento di un obiettivo a breve termine e l'altro (dal raggiungere la balconata dov'è segnalato un nuovo gettone di potenziamento all'approccio alla quest ancor prima del suo svolgimento) le ore volano e la soddisfazione di conseguire dei risultati ripaga lo sforzo che occorre metterci per raggiungerli.

    Note di colore (si fa per dire perché il verdognolo fognario impera):
    1) non ho trovato mezza donna degna delle nostre attenzioni. Praticamente, come il viso degli uomini ma senza barba, sono dei ratti umani, come Geronimo Stilton zombie (non chiedetemi perché conosco Stilton lol). Stilisticamente capisco quella scelta, ma è un altro pugno che finisce dritto nello stomaco dell'immedesimazione.
    2) ogni dannata cassaforte mi manda in paranoia, finché non l'apro non continuo ^^'
    3) il cuore che racconta le vicende dei luoghi e delle persone che "miri", è fantastico e inquietante al tempo stesso. Un utilizzo nella realtà credo darebbe gli stessi risultati considerando quanta merda nasconde la ggente dentro di se. Bellissima come idea, diciamo che tra tutti i "super poteri" della fantasia classica, quello che si avvicina maggiormente è la telepatia, anche se è diverso avere informazioni dirette da quelle indirette della signorina che te le sussurra. Forse più vicino a Echelon, un sistema satellitare portatile. Oltretutto in italiano, buon doppiaggio generale e localizzazione testi quasi totale; gran lavoro.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.