All'alba della Enhanced Edition, mi sono messo d'impegno a portare finalmente avanti questo titolo ed affondare i denti nel suo contenuto per stabilire se davvero le prime impressioni sono quelle che valgono, e fornire un resoconto a chi magari sta meditando di acquistarlo per console oppure no ma e' comunque interessato a un parere sul prodotto.
The Witcher 2 e' uno di quei titoli di cui parlar male e' un problema.
Primo, perche' i videogiocatori gli vogliono bene. E' difficile da credere ma il rispetto che questo prodotto si e' guadagnato nelle community va oltre il fanboysmo, e si avvicina all'affetto vero e proprio quando si spendono valanghe di commenti a supporto dei suoi creatori: e non e' neanche fuori luogo, sebbene magari per le ragioni sbagliate (su cui tornero' dopo), ma in una industria che sembra sempre piu' di squali e' difficile non sentirsi piu' legati a degli sviluppatori che fanno sentire importanti i loro clienti attraverso un prodotto senza compromessi, creato con un budget da far ridere qualsiasi produzione tripla A, e con un supporto post lancio che spingerebbe al suicidio gli uffici marketing dei grandi publisher.
In secondo luogo, perche' se adesso ne parlo male mi sputtano. Il problema e' che se durante i primi momenti di gioco la magnificenza e qualita' della direzione fanno chiudere entrambi gli occhi su difetti che sembrano veniali e/o risolvibili con l'aumentare dell'esperienza, sia in senso di XP del player character che del giocatore ad acquisire dimestichezza con le meccaniche, una volta vicini alla fine quando quei problemi rimangono ci si rende conto che sono probabilmente dovuti a una mancanza di rifinitura delle fasi piu' giocate.
Il combat system, sulla carta, e' molto ben fatto, e si possono riconoscere chiaramente due ispirazioni principali: Demon's Souls (dichiarata dagli stessi dev) e Batman AA, ma durante il gioco non manca di richiamare alla mente altri titoli di tanto in tanto. Si hanno a disposizione due tasti di attacco, una parata, una schivata e una magia selezionabile in tempo reale tra cinque diverse. Fondamentale, come in DS, tenere sempre sott'occhio la barra della stamina che serve a parare e castare magie; da Batman invece si riprendono combo basate piu' sulla tempistica che sull'alternanza dei tasti, e la possibilita' di attaccare a 360 gradi. Come ci si puo' aspettare, le possibilita' di attacco, difesa e gestione delle risorse sono espandibili coll'accumularsi dell'esperienza, che permette di sbloccare nuove skill divise in quattro skilltree.
Difficile non riconoscere la bonta' di un sistema del genere, e di fatti i problemi non sorgono tanto per le meccaniche in se' quanto per la loro implementazione evidentemente carente di testing. Rispetto sia a Dark Souls che a Batman AA, la telecamera e' posta troppo vicino e troppo in basso per permettere una visione tattica dello scontro, col risultato di venire spesso fiancheggiati e fatti fuori anche da nemici di basso livello. Ma se a questo si puo' pensare di mettere una pezza col salire di livello, con skill che permettono di parare a 360 gradi e riducono il malus per gli attacchi alle spalle, o anche con un uso intensivo della schivata, cio' che pero' non si puo' risolvere e ci si porta dietro fino alla fine e' la lentezza di risposta ai comandi che, giocando con mouse e tastiera, fa registrare una lag considerevole e spesso, ma spesso si permette anche di non registrare proprio gli imput lasciando il nostro Geralt spadaccino geneticamente modificato a prendere colpi come una pignatta.
Il problema raggiunge picchi di frustrazione in combattimenti scriptati in cui ci si trova a combattere subito dopo una cutscene con piu' avversari in ambienti ristretti, dove prima di estrarre la spada si son gia' presi colpi dolorosissimi dal mini boss di turno. In sostanza, non si ha mai la sensazione di avere il controllo totale del nostro avatar, e la gestione micrometrica delle animazioni e degli impatti di un Dark Souls e' quello che manca a un sistema che sulla carta non si fa mancare niente. Non escludo che usando un joypad la situazione possa migliorare anche di molto, ma dato che poi navigare i menu' non proprio riuscitissimi diventa una pena, mi sono rassegnato a considerare il combattimento una faccenda da sbrigare tra le varie fasi esplorative e di dialoghi, che sono forse quello che sta piu' a cuore a chi si dedica a un prodotto del genere.
Ecco, qui il parere diventa molto piu' soggettivo, pero' se c'e' una cosa in cui The Witcher 2 eccelle e' la direzione artistica. Sin dai primissimi atti e' evidente l'attenzione al dettaglio dedicata ad ogni minimo assett, con texture enormi, senza risparmi in shader e geometrie, e pure inserendosi a pieno nel filone "medioevo brutto e cattivo" senza neanche fare a meno del colore sia nelle tinte sia nelle luci calde, e fermandosi a guardare una finestra che da' su un viottolo o un tavolo apparecchiato vengono alla mente i quadri a olio di stampo barocco. Detto in due parole, siamo ai livelli di Uncharted 2/3. Di sicuro le risorse che sono state portate via al testing di cui sopra sono state investite qui, che poi sia stata una scelta giusta o sbagliata ogniuno puo' farsi la sua opinione.
Esplorare in questi ambienti e' un piacere, ma infine le quest come sono? Questa "storyline matura" e questo "storytelling non-lineare" valgono davvero il prezzo del biglietto? Come dicevo all'inizio, si tratta di scelte senza compromessi fatte dagli sviluppatori, ma sebbene il fatto di non voler piacere per forza a tutti va applaudito senza riserve, bisogna ammettere anche che questo ci puo' mettere nella posizione di quelli a cui non piace.
La "storyline matura" fondamentalmente vuol dire che sono tutti stronzi, e ci sono delle scene di sesso. Il nostro Witcher, fondamentalmente, non sara' mai un eroe, e alle volte questo puo' non essere piacevole, specie se giochiamo per evadere magari dopo una giornata gia' storta. Detto questo, mentirei se dicessi che non c'e' nessun merito in questo, perche' anche solo sentirsi a disagio per aver valutato male una situazione e quindi subire certi risvolti e' qualcosa di potente che non si trova spesso nei videogiochi. La non linearita' infine e' un altro aspetto che puo' risultare indigesto all'atto pratico, perche' le scelte cruciali sono ben facili da individuare e alcune presentate molto presto, magari al costo di altre quest che avremmo voluto comunque terminare, ed escludendo tutto l'altro contenuto dal resto dell'avventura: siamo sicuri di voler rigiocare da capo per vedere il restante 50%?
Al primo The Witcher la definizione di "flawed classic" calzava perfettamente. Era evidente una certa mancanza di esperienza da parte del team, e i limiti di un engine precostruito. Bug vari condivano la formula, ma nonostante tutto gli elementi innovativi e l'originalita' dell'IP lo rendevano un'esperienza fresca ed appagante che si giocava appassionatamente. Il secondo, pur volendosi evidentemente migliorare e compiendo un balzo tecnico e di gameplay che ha ben pochi precedenti per un seguito, baratta queste qualita' con una progressione alle volte piu' arrancante per via dell'accresciuta complessita', senza che la finitura andasse di pari passo.
Ho le idee più chiare su quanto devo rosicare per non poterlo giocare a breve (ma anche a lungo mi sa). Bel resoconto. Ora lo spammo su G+ :sìsì:
RispondiEliminaBeh, dopo questa lettura la mia già flebile volontà di giocarci non è certo aumentata.
RispondiEliminacomunque successo di critica.
RispondiEliminaIo sarei davvero curioso di provarlo per vedere se il problema coi controlli e' risolto, ma spenderci soldi direi di no. Ora mi sa che torno a dedicarmi a Dark Souls finche' Diablo 3 non esce.
nella recensione di Gametrailers viene detto esplicitamente che i controlli sono molto piu' reattivi della versione pc e anche la mappatura del pad e' migliore di quella standard che si ha usando un controller 360 con windows. Dal video mi pare anche che la telecamera sia stata un filo aggiustata, potrebbe essere solo un'impressione, tuttavia il downgrade grafico e' evidente.
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