giovedì 15 settembre 2011

[i bellerrimi] Super 8

Ti riporta indietro di vent'anni a quei film fine anni ottanta, buonisti, oggi prevedibilissimi, quindi scontati e forse piacevoli proprio per quel motivo.

Da una parte un gradevole dejà vu, dall'altra un po' di fastidio per il modo esplicito in cui offre le citazioni. Si percepisce il suo dietro le quinte tutto votato alla costruzione artificiosa di una struttura ritenuta vincente, per certi versi rimpianta, osservata con un occhio e ricalcata in tutti i dettagli e "a mano" con l'altro. Un omaggio come si direbbe vedendo il bicchiere mezzo pieno, un esagerato desiderio di ossequiare lo Spielberg dei tempi d'oro e situazioni limitrofe se si segue con meno trasporto. Un film piacione che strizza l'occhio a tutti, giovini in cerca di punti di riferimento e meno giovani in vena di riassaporare situazioni vissute quando ancora lo erano. Il risultato è che appare tanto simpatico da rischiare di ottenere l'effetto opposto. Un po' come le riesumazioni di Tarantino, solo che in quel caso la ridicolaggine di impianti come il Grindhouse sta al suo gioco, qui invece prendendosi un attimo troppo sul serio rischia di essere giocato dal vecchiume riproposto. Un film da vedere, perché unico, perché non ne fanno più in questo modo e per ringraziare il cielo che sia così.

2 commenti:

  1. L'ho trovato veramente insignificante; un filmetto superficiale, noiosetto; non fa né ridere, né piangere, né caldo, né freddo. Non granchè come omaggio ai cult di riferimento.

    RispondiElimina
  2. Sì, è un po' l'effetto tra l'apatia e l'imbarazzo che nasce quando qualcuno cerca di spiegarti una barzelletta che a lui ha fatto ridere tantissimo. Colpa dello scimmiottamento, della costruzione a tavolino di una macchina del divertimento che nel caso ti vien fuori perché hai talento, non attraverso l'imitazione.
    Il problema più grosso a livello di roba che stride, l'ho trovato nell'innocenza dei protagonisti lontanissima dalla realtà dei giovini; infatti ho l'impressione che non funzioni neanche con le nuove generazioni, soprattutto perché la fascia d'età dei protagonisti è inafferrabile. Li mostrano a tratti come degli adolescenti al liceo (la tizia guida, loro in preda ad attacchi ormonali frenati a stento), fisicamente sembrano pre-adolescenti e nei comportamenti sia loro che nei loro confronti siamo in fascia 6-8 anni. Molta confusione a partire già da questa situazione che forse vent'anni fa si poteva in qualche modo superare perché in effetti l'età e relative reazioni erano piuttosto variabili, ma oggi è semplicemente una condizione aliena (manco più alla Disney sfornano tanta "irrealtà"). E poi IL Coso fa troppissimo Tartaruga Ninja e ci resti male xD
    Comunque è un film particolare, non a caso ci siamo interessati, insomma "da vedere".
    Non ho letto ancora niente riguardo critiche ed eventuali, domani mi faccio un giro. Sono curioso di scoprire se qualcuno c'ha visto il mondo tutto a mo' di favola dell'universo o si viaggia con pensieri simili ai nostri.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.