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Mortal Kombat su facebook
Ed Boon su twitter
Di seguito, un post mosaico\contenitore per ingannare l'attesa dell'imminente uscita.
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La cover è molto classica, logo di fuego e ningia colorati che nemmeno Andy Warhol |
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Ecco la rosa quasi-kompleta dei lottatori: sono più di ventisei, in fila per quattro, col resto DLC |
Messaggi subliminali su twitter
La pagina twitter di Noob De (funziona come Noob Saibot, si legge al contrario, ah-ah) è molto divertente; ad un certo punto scherza riguardo la presenza di Fulgore o altro personaggio di Killer Instinct come personaggio esclusivo alla versione Xbox 360. Che scherzasse almeno si spera, altrimenti la doppia copia del gioco diventerà tanto doverosa ed inevitabile quanto inutile.
La guest-star di PS3 è già stata confermata da un pezzo:
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nientepopodimenoché Kratos, come si vede subito inseritosi bene nell'amabile gruppetto di sociopatici |
Consigli per gli acquisti
Da Gamestop si trova in versione normale a 59.90 euro, oppure a 9.90 se si prenota versando
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90 euro per la versione Kollector, trenta euro sporchi di sangue in più sono una fatality all'avarizia |
Miss Kombat
Sulla pagina di facebook del gioco è stato indetto un concorso di kosplay: vota la tua preferita tra Mileena, Kitana e Sonia.
Dal materiale fornito per formarsi un giudizio strettamente tecnico si può tranquillamente predire che Mileena, la più sgualdreena, vincerà a mani basse; scontata anche l'assegnazione della fascia di miss sorriso.
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tag team, silicone + push-up, 6 hit combo |
Dai tempi di Deadly Alliance, la serie è progredita soprattutto per sottrazione, fino ad arrivare ad un capitolo 9 che in pratica segna il classico ritorno alle origini; rimosse la tridimensionalità delle arene, le armi e le lunghe combo con "switch" tra diversi stili di combattimento, già dalla demo si intuisce come il gioco non abbia fatto altro che guadagnarne.
Azione semplice e diretta, senza troppi fronzoli; livelli 2D che riprendono le ambientazioni tradizionali; combo brevi e facilmente memorizzabili che lasciano comunque margini di sperimentazione nelle concatenazioni.
Le mosse 'x-ray' potrebbero dirsi l'equivalente (per lo più estetico, dato che il principio di caricamento è inverso) delle ultra di Street Figher 4, animazioni spettacolari che riprendono l'idea delle "spezzaossa" di MK4 ma diventano centrali nell'economia del match togliendo un fottio di energia.
Belli massicci i modelli dei lottatori, con il nuovo sistema di danneggiamento dei tessuti organici e dei vestiti ed animazioni sorprendentemente piacevoli.
La demo propone quattro personaggi (Sub-Zero, Scorpion, Mileena e Cage) con tanto di mosse finali e due sfondi (remake di 'living forest' e 'the pit 2' da MK2), concludendosi con un filmato che riassume tag-team, kripta, minigiochi assortiti e così via.
Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino, buona fatality a tutti.
Mortal Kombat al cinema... sul web
A partire dal 12 aprile uscirà MK: Legacy, una serie di nove cortometraggi ad alto budget ispirata alla serie.
Retro-rece: Mortal Kombat II
Mortal Kombat al cinema... sul web
A partire dal 12 aprile uscirà MK: Legacy, una serie di nove cortometraggi ad alto budget ispirata alla serie.
Retro-rece: Mortal Kombat II
La conversione per Super Nes del poderoso coin-op di Mortal Kombat II sembrava una impresa disperata, viste le differenze apparentemente incolmabili tra le specifiche tecniche dei due hardware. Eppure Acclaim riuscì nell’impresa, regalando ai fan della serie e a tutti gli amanti dei picchiaduro una conversione prodigiosa, in grado di ridimesionare in una misera cartuccia da 24MBit l’incredibile mole di bitmap e suoni inclusa nel software originale e di mantenerne in gran parte inalterata l’opulenza audiovisiva.
Le digitalizzazioni dei lottatori raggiunsero in MKII nuovi livelli di accuratezza, rispettando con un realismo quasi fotorealistico le fattezze degli attori in carne ed ossa che si prestarono come modelli di riferimento in varie sessioni di motion capture; gli scenari gotico-apocalittici dalla forte carica evocativa (come non ricordare l’inquietante “Living Forest” o la corrosiva “Dead Pool”) completavano un impatto estetico per l’epoca sbalorditivo, fattore che amplificava l’intima essenza del titolo: la violenza. Ogni calcio volante, ogni uppercut o semplice pugno generava sullo schermo esplosioni ematiche tanto esagerate quanto coreografiche, inondando gli incontri di un fiume rosso di plasma; potrebbe sembrare assurdo, ma senza l’elemento del sangue, vero e proprio catalizzatore dell’azione oltre che efficace effetto scenico, MKII avrebbe di sicuro perso una grossa parte della sua originalità e del suo appeal sul videogiocatore. Oltre ai già noti Johnny Cage, Liu Kang, Raiden, Sub-Zero e Scorpion, il secondo episodio ampliò il set di base di personaggi selezionabili con le carismatiche figure di Reptile, Baraka, Kitana, Mileena, Kung Lao, Jax e dell’ex boss finale Shang Tsung, passato dallo status di vecchio bacucco incartapecorito a quello di aitante stregone; considerando presenze di peso come quelle del monumentale Kintaro e del logorroico Shao “don’t make me laugh” Kahn, ai quali si aggiungevano i misteriosi Jade, Smooke e Noob Saibot, non sarebbe scorretto affermare che mai più una rosa di combattenti di Mortal Kombat si sarebbe rivelata così ben assortita.
Ad onor del vero, le differenze nelle modalità di utilizzo dei diversi protagonisti erano poco significative, vista la condivisione delle identiche mosse di base, ed erano confinate all’individuale assortimento di attacchi speciali; il culmine emozionale dell’esperienza di gioco non era da ricercarsi nello svolgimento degli scontri, solitamente schematici e poco dinamici, bensì nella loro ultima conclusione: l’uccisione cruenta dell’avversario. Fu proprio il ritorno in grande stile delle fatality, i colpi di grazia eseguibili attraverso complesse combinazioni di tasti, a rendere davvero memorabile ed irripetibile il beat’em up di Ed Boon; a metà strada tra la rozza rappresentazione del prequel e la pacchianeria surreale del terzo episodio, le esecuzioni acquisirono una valenza al contempo verosimile e teatrale, catturando morbosamente l’attenzione del giocatore e degli eventuali spettatori. Decapitazioni, mutilazioni corporali ed impalamenti assortiti erano solo uno dei possibili epiloghi: vennero infatti introdotte in generosa alternativa le Babality, mosse in grado di tramutare lo sconfitto in bebè con tanto di pannolino, ed i Friendship, classificabili come siparietti sarcastici con cui regalare all’avversario l’ultima umiliazione.
Mortal Kombat II può essere definito come l’esponente più riuscito e “coerente” dell’intera saga, in seguito naufragata verso lidi trash-umoristici decisamente meno accattivanti. Caratterizzato da un rosa di impareggiabili protagonisti, da una resa visiva d'impatto e da un’ineguagliata atmosfera horror-splatter, il secondo beat’em up di Ed Boon e John Tobias entra nella leggenda.
Mi secca abbastanza non essere vicino alla mia PS3 al giorno del lancio, altrimenti credo che l'avrei preso al day one che per un picchiaduro e' cosa piu' unica che rara dalle mie parti.
RispondiEliminaRiguardo alle tre grazie io do' la preferenza a Kitana, certo Mileena ha il fascino dell'animalesco (e il theme migliore) e Sonya sarebbe sotto tono se non fosse quella con l'attitudine piu' da meretrice. In sostanza non mi lamenterei con una qualsiasi delle tre.
sono tre belle figliuole, nulla da dire XD
RispondiEliminaper il titolo in sè sono indeciso, non è che sia proprio un gran patito di Mortal Kombat perchè il gameplay alla base è il peggiore nella storia dei picchiaduro -vabbè, ci sarebbero Bikini Karate Babes e altri abomini del genere in verità, ma io parlo delle sole produzioni "serie"- però vedo che di gente che lo comprerà ce n'è diversa perciò di gente con cui giocarlo ce ne sarà parecchia.
last but not the least la limited mi ispira. Ma vabbè, io sono un pò una zoccola delle limited, quando ne vedo una non capisco più un tubo XD
e infatti questa gen per me è devastante XDDD
Provata la demo, capisco perché lo state aspettando; molto affascinante anche per un casual del genere come me. Un arcadone della miseria, ti entra proprio dentro :sìsì:
RispondiEliminaBoh, magari dopo l'ultimo tekken 2 millemila anni fa potrei pensare di spendere nuovamente dei soldi per un picchiagente. A prezzo da casulNoob però, quindi più in là.
P.S. senza saper ne cucire ne stirare punto sul kostume di Kitana. O parlavate delle ragazze. Anche in quel kaso Kitana (per una volta stessi gusti con Koji in fatto di femmine finte xD)
Ricordo che un utente sul vecchio Games Radar lo defini' "il picchiaduro per chi non ama i picchiaduro" e nonostante in quel caso fosse ovviamente una definizione spregiativa (non ami i piacchiaduro! Sei un casualgheimar!1!! Come direbbe Vic) e' perfetta riportata in un contesto piu' neutrale. Chi ama i picchiaduro poi ci si puo' divertire lo stesso, perche' anche se il combat system non e' lo stato dell'arte mi azzardo a dire che la rosa dei combattenti e il background ambientale/narrativo (per quanto parlare di narrazione sia una parola grossa) siano i piu' carismatici di sempre almeno per un pubblico occidentale.
RispondiEliminaMortal Kombat ha un carisma che secondo me va pure oltre le intenzioni dei suoi creatori, un fascino sopravvissuto alle minchiate che ha combinato Boon prima di arrivare a quest'ultima edizione, finalmente degna da vedere e giocare.
RispondiEliminaSegnalo che il primo episodio di Legacy e' online. Se ravanate un po' nel canale trovate anche il trailer ufficiale dove si vedono un po' di ninja.
RispondiEliminaUna campagna promozionale che sa quali corde andare a toccare. ouch! ^^'
RispondiEliminaInteressanti anche i venti minuti di fatality storiche.
Alla fine il miglior personaggio femminile è Sheeva. A mani basse, tutte e quattro xD
RispondiEliminaTutto molto bello, la modalità storia probabilmente è il meglio che un picchiaduro abbia offerto fino ad ora in ottica singleplayer (peccato per le cut-scene, filmati di qualità inferiore a quella del motore di gioco).
Peccato sia ancora un po' grezzo nell'animazione e nella modellazione, lo speaker non abbia un quinto del carisma di quello originale ed i ritratti dei personaggi siano urendi, altrimenti sarebbe stato un vero tripudio audiovisivo mkombattiano; comunque ci accontentiamo, specie davanti al nuovo sistema di dismemberment che è figherrimo.
il fatto e' che con MK quando ti trovi davanti al brutto non capisci mai se e' fatto apposta oppure no: una proprieta' del linguaggio trash che pochi hanno nel mondo del cinema, figurarsi nei videogiochi. Mi ha sorpreso tra l'altro scoprire che il gioco e' fatto con UDK, credevo fosse un engine proprietario.
RispondiEliminaIo l'unica riserva che posso avere per ora e' che avrei preferito i costumi originali per i ningia, ma sono sicuro che siano nascosti da qualche parte.
Ho letto che Johnny Cage in confronto alla demo è stato depotenziato. arrr... era l'unico che mi aveva portato a pensare che ce l'avrei fatta xD
RispondiEliminaTra prova demo e informazioni lette in giro, lo prenderò di sicuro, ormai ho deciso. Devo solo stabilire i tempi perché anche il prossimo inFamous sta iniziando a tentarmi.
I trofei come sono, in linea con il "trash" a cui accennava Koji?
Intanto PSN ancora offline :O
I trofei ad una prima occhiata mi sembrano brutte bestie, direi in linea con l'approccio "non lo platinerai mai" di Street Fighter 4 :D
RispondiEliminaPensavo sarebbero stati in stile Tekken 6, che ho platinato in una manciata di sessioni, invece c'è da sudare.
PortalKombat altro pezzo che si può infilare nella combo d’info del post :sìsì:
RispondiEliminaComunicazione di servizio: sull'account tawernicolo ho preso Rain e Kenshi.
RispondiEliminaIl prossimo DLC è... Freddy Krueger xD