
Lo si comincia a sperimentare durante l'incipit in medias res, dall'effetto straniante; il tratto aggressivo con cui è rappresentato il bislacco protagonista Travis Touchdown, insieme a quello fin troppo minimalista che delinea la villa del killer-ancora-per-poco chiamato Death Metal, sono un gustoso pugno nell'occhio.
Le premesse sono campate per aria, senza alcuna pretesa, com'è giusto che sia in questi casi; da aspirante assassino, addestratosi per mezzo di strenue, ripetute visioni di film d'azione e d'incontri di wrestling messicano alla TV, Travis si trasforma in effettivo tale dopo l'incontro alcolico con una lasciva manager criminale, ormai deciso a scalare la classifica dei tagliagole fino al posto del migliore in circolazione.
Perchè porsi quest'obbiettivo? Per il puro gusto di farlo, sembrerebbe, così come tanti, magari, si dedicano ad aumentare a dismisura il proprio gamer's score solo per esibirlo online come orgoglioso attestato.
recensione completaPerchè porsi quest'obbiettivo? Per il puro gusto di farlo, sembrerebbe, così come tanti, magari, si dedicano ad aumentare a dismisura il proprio gamer's score solo per esibirlo online come orgoglioso attestato.
Mi chiedo perchè nessuno ti chiami per scrivere professionalmente, tutte le tue rece mi prendono non poco!
RispondiEliminaForse però si discostano da quello che vorrebbe il pubblico... "ma che c'è scritto? E il voto???"